Galleria Umberto I di Napoli, Starbucks apre a marzo: «Si acceleri sul restyling»

Martedì 27 febbraio la riunione convocata dal prefetto di Bari

I nuovi locali Starbucks
I nuovi locali Starbucks
di Gennaro Di Biase
Sabato 24 Febbraio 2024, 08:00 - Ultimo agg. 25 Febbraio, 09:02
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Il tempo degli annunci per il rilancio della Galleria Umberto sembra essere definitivamente arrivato agli sgoccioli. Parliamo di fatti, date e documenti, che riguardano sia lo sblocco della partenza dei lavori di restauro dei pavimenti distrutti, sia le importanti aperture di Starbucks e Mondadori. Due nodi decisivi: del primo si parlerà il 27 febbraio, nel corso di una riunione convocata dal prefetto Michele di Bari nella sede dell'ente di governo. Ci saranno tutti, al tavolo tecnico: commercianti, Comune, condomini e Sovrintendenza.

L'obiettivo dell'incontro è coordinare le esigenze di negozianti, operai e residenti, così da fissare un calendario dei cantieri, che procederanno a step. Quanto alle inaugurazioni del colosso della caffetteria internazionale e della libreria - attese per Natale 2023, ma poi slittate - la magistratura ha dissequestrato entrambi i locali e la Sovrintendenza ha dato l'ok alla ripresa dei lavori. La palla, adesso, passa in mano all'ufficio Edilizia di Palazzo San Giacomo, chiamato a esprimere un ultimo parere. «Entro due mesi apriranno sia Starbucks, sia Mondadori», spiegano dalla Galleria Umberto e conferma il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Borrelli.

Il primo ad aprire sarà proprio Starbucks, secondo le indiscrezioni. Tempi leggermente più lunghi per Mondadori. 

Partiamo proprio da Starbucks e Mondadori. La Galleria è un monumento complesso, ibrido nella proprietà (privata e pubblica, a seconda degli spazi) e vincolato dalla Sovrintendenza. Questi gli elementi che hanno portato a rallentare le operazioni. Libri e caffè, però, porteranno decoro e alzeranno il target di habitué del monumento del Risanamento. Nelle settimane scorse era trapelata la notizia di un sequestro preventivo di entrambi i locali. Qualche giorno dopo, è arrivato il dissequestro. «Il problema è stato risolto - argomenta Borrelli - La Sovrintendenza e la magistratura hanno dato il via libera per entrambi i locali. A breve ci saranno le inaugurazioni, entro un paio di mesi. È importante che apra finalmente un presidio di cultura all'interno della Galleria Umberto. Una libreria potrà contrastare le abitudini da fast-food che, specialmente di sera, si impadroniscono del monumento e contribuiscono al degrado, disseminando l'area di immondizia». In primavera, salvo intoppi, sarà tutto pronto. Il primo ad aprire - trapela da fonti interne alla Galleria - sarà verosimilmente Starbucks, che ha sostanzialmente finito i lavori nei locali ex Barbaro, poi rimasti sfitti per anni, dal lato di via Santa Brigida. Di fatto, si aspetta però un'ulteriore riunione con gli uffici comunali dell'Edilizia e del Condono (qui giacciono 20mila pratiche, da decenni, tra cui quelle di tanti locali della Umberto I). Decisivo, però, sarà il parere dei funzionari dell'Edilizia, che sono chiamati a dare un ultimo ok per la ripresa delle operazioni. Tutto, però, sembra essere incardinato verso la soluzione dell'impasse. 

 

Passiamo ai lavori di restauro. Mancano tre giorni alla riunione, cruciale, convocata dal prefetto. L'incontro era stato preannunciato a Il Mattino nei giorni scorsi sia dal vicesindaco e assessore all'Urbanistica Laura Lieto, sia dalla delegata alla Sovrintendenza Abap di Napoli Rosalia D'Apice. Per il restauro del pavimento, cui seguirà quello dell'installazione dei tre cancelli che chiuderanno il monumento di notte, è tutto pronto: il progetto coordinato dalla Sovrintendenza è validato e i fondi comunali sono stanziati da tempo. Manca però una sinergia precisa tra residenti, operai e negozianti. Diversi commercianti chiedono di procedere «con le lavorazioni notturne davanti alle soglie dei locali, così da non ostacolare le attività commerciali all'interno del monumento». «Abbiamo ipotizzato l'organizzazione del cantiere, ma abbiamo chiesto al prefetto un ultimo tavolo tecnico per coinvolgere commercianti e condomini - aveva chiarito su queste pagine il vicesindaco Lieto - Dovremo allestire un transennamento con percorsi direzionati, per rifare i pavimenti. L'accessibilità sarà però sempre garantita. Non ci saranno limiti ai flussi di persone in Galleria, ma è chiaro che l'occupazione dei tavolini andrà sospesa in determinati momenti delle lavorazioni».

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Il 27 febbraio, nel corso del tavolo tecnico, si dovrà trovare una quadra per procedere, finalmente, al rifacimento di marmi e lucernai, devastati da troppi anni, anche se siamo nel primo salotto della città. La Galleria, a oggi, è arrivata a un passo dal completare un difficile percorso di rigenerazione strutturale, culturale ed economica. Manca solo il rettilineo finale, che però va percorso senza indugi. 

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