La Regione Campania fa acquisti al Centro direzionale di Napoli: gli uffici in due torri

Operazione da 15 milioni di euro grazie a un avanzo di cassa

Centro direzionale di Napoli
Centro direzionale di Napoli
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 25 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 26 Gennaio, 07:28
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Sull'acquisto c'è già il via libera: manca solo l'accordo da sottoscrivere con l'Agenzia del Territorio che deve dare il parere, vincolante, di congruità finanziaria. È la nuova sede che sta per acquistare il Consiglio regionale: parliamo di una superficie totale, se l'operazione finale andrà definitivamente in porto, di oltre 15mila metri quadri suddivisi tra la torre A4 e la B1. Sempre al Centro direzionale. Per un investimento totale fissato inizialmente in circa 15 milioni di euro (grazie ad un avanzo di cassa) anche se la spesa potrebbe essere destinata ad aumentare. E per ora la migliore offerta di vendita sembra quella presentata, per l'economicità e il maggior numero di spazi, dalla Brixia Art, società di real estate che ha in portafoglio proprietà immobiliari tra Milano, Roma, Bologna e Napoli.

L'iter finale è partito da fine aprile con una manifestazione d'interesse aperta a cui si sono presentate due società immobiliari.

A loro è stata chiesta una superficie di almeno 9mila metri quadri, sempre nel perimetro del Centro direzionale, con l'idea primaria di tagliare i 2 milioni di euro di fitto l'anno che il Consiglio paga per i 7 piani presso l'edificio F8. Due le offerte arrivate ma con una notevole differenza non solo di costo, quasi 8,6 milioni, ma anche per le esigenze richieste dal Consiglio. «Viene rilevata una differenza di costo tra l'offerta della Fortower srl, consistente in 2.500 euro per 9464 mq complessivi, e quelle della Brixia Art srl, rispettivamente fissate in 1.182 euro al mq per 15228 mq complessivi, relativamente alla torre A4, e in 984,98 euro al mq per 14213 mq complessivi», viene messo nero su bianco ieri pomeriggio nella delibera dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale in cui si da ulteriore via libera. In pratica si sceglie, per ora, la seconda offerta. A cominciare dalla minore spesa per l'acquisto: 18 milioni contro i 26,6 della prima azienda. A cui però bisognerà aggiungere le spese per la ristrutturazione e adeguando per le funzioni del Consiglio. Ma, in particolare, «gli immobili della Brixia Art sono più confacenti alle esigenze dell'amministrazione». In particolare, è emerso dopo un sopralluogo dei tecnici regionali, come «sia per spazi destinabili ad uffici, sia per posti auto, depositi, archivi, e che, salvo ulteriori approfondimenti, da una prima analisi, oltre al risparmio di euro 921mila euro annui corrispondenti al canone di locazione dei sette piani dell'edificio F8, in prospettiva, emergevano ulteriori potenziali riduzioni di costo per oneri condominiali e consortili, oltre che minori spese per i servizi accorpabili in conseguenza della concentrazione degli uffici in un unico stabile». 

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Rimane ora l'ultimo passaggio prima di procedere: il parere, vincolante, dell'Agenzia del territorio che dovrà verificare la bontà e congruità economica dell'acquisizione che si appresta a fare il Consiglio regionale. Con una serie di rumors però che si susseguono nei corridoi del Consiglio. Eccoli: lo shopping immobiliare parte per abbattere i costi dei fitti passivi per i sette piani dell'edificio F8 ma qualcuno ora ipotizza che nella nuova sede possano spostarsi anche tutti gli uffici del Consiglio dell'F13. D'altronde quest'ultimo plesso è di proprietà della Giunta ed è concesso al Consiglio in uso gratuito. E Santa Lucia starebbe facendo un pressing per riaverlo. Per rivenderlo e fare cassa in vista della nuova sede da costruire? Ma qualcuno, anche nel Pd, rilancia: trasferiamo qui, invece, tutti gli uffici della Giunta sparsi per la città. 

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