Piazza Mercato, l'agonia delle fontane del Seguro

Sfregiate nove mesi fa e abbandonate

Le fontane del Seguro
Le fontane del Seguro
di Antonio Folle
Mercoledì 1 Novembre 2023, 17:33
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Non c'è pace per i monumenti napoletani, sempre più oltraggiati, dimenticati e, in molti casi, derisi da incivili senza cultura e senza amore per la città che da ormai troppo tempo continuano a sfregiare impunemente un patrimonio storico-culturale di immenso valore. Le fontane-obelischi di piazza Mercato, costruite nel '700 per abbellire la piazza e, allo stesso tempo, per rifornire di acqua potabile le numerose attività mercatali della zona e fare da abbeveratoio per gli ancora più numerosi animali che le accompagnavano, nel corso degli anni hanno subito lo stesso travagliato destino della stessa piazza Mercato. La piazza, un tempo snodo vitale per i commerci, oggi è poco più che uno slargo semi-abbandonato e semi-deserto, popolato solo da qualche timido turista e, con più frequenza, da baby gang a bordo di scooter che, specie di sera, imperversano in piazza con un vero e proprio "carosello" di scooter e moto tonanti. 

E proprio da qualcuna di queste baby gang annoiate e disposte a tutto pur di divertirsi che lo scorso mese di febbraio è partito l'ennesimo - e ultimo in ordine di tempo - sfregio ai danni delle storiche fontane del Seguro.

Dipinte con vernice azzurra e "ornate" con disegni osceni, le fontane sono tornate al degrado che le ha caratterizzate per anni, rendendo vano l'ultimo importante intervento di restauro avvenuto nel 2016, con un esborso di circa 75.000 euro. Investimento andato in fumo sotto i "colpi" impietosi dei writers selvaggi che hanno nuovamente deturpato le bellissime statue dello scultore messinese Francesco Seguro.

 

Qualche settimana dopo l'ennesimo raid vandalico ai danni delle fontane i volontari dell'associazione Gioventù Cattolica tentarono di correre ai ripari con un intervento di pulizia e rimozione dell'orrenda vernice azzurra che ricopriva quasi per intero le statue. Ma non è di certo alla buona volontà dei volontari che si può affidare il destino del patrimonio storico-culturale della città, un patrimonio sempre più abbandonato al suo destino. L'unico modo di mettere definitivamente al sicuro le fontane che per secoli hanno rappresentato due "perle" incastonate in una delle piazze più ricche di storia della città - basti pensare, solo per fare due esempi, ai fatti che videro la decapitazione del giovane Corradino di Svevia o alla rivolta di Masaniello -, ma oggi in intollerabile stato di abbandono, sarebbe quello di rendere la piazza più "viva".  

Oggi si attende con ansia l'ennesimo costoso e probabilmente inutile intervento di restauro da parte del Comune di Napoli. Se non si interverrà a fondo sulla zona, creando le condizioni per far rinascere piazza Mercato 365 giorni all'anno e non solo in occasione delle festività natalizie, infatti, il rischio è di ottenere solo l'ennesimo sperpero di denaro pubblico per il recupero di due monumenti che meriterebbero ben altra considerazione. I numerosissimi raid vandalici che in queste settimane stanno interessando anche monumenti e chiese del centro storico della città, però, dimostrano che la situazione sta letteralmente sfuggendo di mano e che, per porre un freno, sarebbe necessario non solo intensificare i controlli, ma intervenire con una legislazione ad hoc che imponga agli imbrattatori colti sul fatto di farsi carico degli interventi di restauro dei monumenti sfregiati. 

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