Dalle organizzazioni la richiesta alla politica regionale affinché la Regione Campania emetta una circolare «per dare uniformità ai comportamenti da parte delle diverse Asl così che tutti i laboratori abbiano le medesime direttive». «Le legge - ha affermato Elisabetta Argenziano, segretario di Federbiologi - è un risultato per cui abbiamo faticato tanto e che salvaguarda le piccole imprese, migliora il prodotto, mantiene il lavoro e offre un'opportunità ai giovani che ancora credono nelle attività dei laboratori». Secondo i dati forniti, il sì all'istituzione delle Reti di contratto per i laboratori analisi salva 2mila posti di lavoro.
«Il Consiglio regionale - ha spiegato la consigliera regionale del PD, Antonella Ciaramella - ha dato una risposta a un'esigenza che da tempo viveva il nostro territorio che era quella di gestire e accompagnare il processo di razionalizzazione della rete dei laboratori».
Il processo di razionalizzazione e di aggregazione era previsto - come ricordato - da una legge nazionale del 2007, ma fino a oggi non era applicata sul territorio perchè i criteri «non erano assorbibili». «Abbiamo lavorato ascoltando il territorio - ha concluso Ciaramella - e soprattutto cercando di salvaguardare i posti di lavoro». Secondo i dati, in assenza della legge regionale, erano a rischio chiusura tutti i laboratori al di sotto delle 70mila prestazioni.