Castellammare: start up per l’aerospazio, così la scuola crea talenti

Coinvolti 13 istituti scolastici campani. Vittori e De Laurentis all’inaugurazione

Gli studenti all'inaugurazione dello Space Village a Castellammare
Gli studenti all'inaugurazione dello Space Village a Castellammare
di Dario Sautto
Sabato 4 Maggio 2024, 23:30 - Ultimo agg. 5 Maggio, 11:03
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«Quando si va nello spazio si arriva in ambienti ostili, marginalizzati. Per questo sono convinto che chi arriva da realtà difficili è avvantaggiato». L'astronauta Roberto Vittori incoraggia così i ragazzi delle tredici scuole della Campania che hanno aderito al progetto Space Village e che è culminato nell’inaugurazione dello «Space Young Hub», il primo incubatore italiano per start-up di giovani studenti nel settore spaziale.

La sede è nel liceo scientifico «Francesco Severi» di Castellammare di Stabia, dove si è svolta la cerimonia del taglio del nastro, alla presenza del sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, con l’assessore regionale Valeria Fascione, l’astrofisica Mariafelicia De Laurentis e l’astronauta Vittori.

«Ben vengano strutture di eccellenza e progetti come questi – ha detto il sottosegretario Frassinetti – bisogna incentivare le scuole, soprattutto in territori difficili, invogliando i ragazzi a percorrere indirizzi innovativi che possono essere importanti anche per lo sviluppo del Sud e dell’Italia intera in un settore in cui il nostro Paese vanta molte eccellenze».

Le eccellenze

Lo Space Young Hub rientra nelle attività del più ampio progetto Space Village, ideato dalla start up Vacanze Spaziali in collaborazione con il Distretto Aerospaziale della Campania – DAC, Intesa SanPaolo, le società Space Factory, ALI SpA, Marscenter ed il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana – ASI.

Importanti collaborazioni che hanno l’obiettivo principale di avvicinare gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado al mondo delle tecnologie spaziale, e più in generale dell’innovazione, creando un percorso di tutoraggio per l’avvio di nuove start «young» ed un processo di crescita dell’impresa giovanile.

Parte attiva nel progetto sono Roberto Vittori e Mariafelicia De Laurentis, che hanno accompagnato i giovani nei corsi e nella selezione delle idee di start-up più interessanti. «La promessa è stata mantenuta. Questo è un importante passo per la creazione di un percorso, difficile ma non impossibile, di sviluppare nuove opportunità di lavoro e mettere un freno alla continua emorragia di giovani dal Sud» è il pensiero di Vittori.

«Ho messo spesso voti molto bassi ai progetti dei ragazzi, perché è importante per loro capire che la selezione e l’impegno sono importanti – ha aggiunto De Laurentis – io stessa sono partita da un piccolo paese del sud Italia ed ero nel team che ha fotografato il buco nero ed ora coordino un gruppo internazionale di scienziati. La mia più grande soddisfazione è stata poter ricevere la chiamata diretta dalla mia università per poter insegnare ai ragazzi».

La formazione

Per Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania, la Space Economy «rappresenta una delle traiettorie di sviluppo dell’economia mondiale più interessanti. La Campania esprime un patrimonio di conoscenze e imprese rilevante che la attestano tra le regioni più attive nel settore, grazie anche alla sottoscrizione di protocolli con ESA, ASI e ENAC per consentire prove e verifiche di prodotti e servizi. L’inaugurazione dello “Space Young Hub” stimola la nascita di nuove imprese giovanili». Soddisfatto anche Luigi Carrino, presidente del Distretto Aerospaziale della Campania: «Questo primo hub rappresenta non solo un trampolino di lancio per le tante menti brillanti del nostro territorio, ma anche un contributo tangibile contro la fuga di talenti dal Sud. Questo progetto, sostenuto dal DAC, è un esempio concreto di come innovazione e formazione possano convergere per creare nuove opportunità di lavoro e stimolare la crescita imprenditoriale giovanile».

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