Prof picchiata, ispettori nella scuola di Castellammare: la preside apre un'indagine interna

Violenza nel liceo classico Plinio Seniore, ascoltati la docente e un operatore dell'istituto

Il liceo Plinio Seniore; nel riquadro, dall'alto, la professoressa Celotto e la preside Santaniello
Il liceo Plinio Seniore; nel riquadro, dall'alto, la professoressa Celotto e la preside Santaniello
di Fiorangela d'Amora
Giovedì 30 Marzo 2023, 00:00 - Ultimo agg. 18:35
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L’ufficio scolastico regionale ha inviato gli ispettori al liceo classico «Plinio Seniore» per fare luce sull’aggressione denunciata dalla professoressa di inglese da parte della mamma di un’alunna per un brutto voto che la ragazza avrebbe avuto. L’episodio risale al 23 marzo scorso e dopo l’intervento del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che aveva annunciato la costituzione di parte civile in un eventuale processo, c’è ora la necessità di capire cosa sia effettivamente successo quel giorno a scuola. 

Martedì scorso l’ispettore Sebastiano Pesce è stato a Castellammare per ascoltare i primi testimoni. Dopo un incontro informale con la preside Fortunella Santaniello, il funzionario ha ascoltato per oltre due ore la versione dell’operatore scolastico presente quella mattina al piano e testimone, assieme agli studenti, dell’arrivo della donna che raggiunse la professoressa Lucia Celotto aggredendola verbalmente e fisicamente. Un aspetto quest’ultimo particolarmente delicato visto che la mamma dell’alunna, anche tramite il suo legale Emilio Longobardi, ha detto più volte di aver solo spintonato la professoressa ma di non averla mai aggredita fisicamente.

Ieri è stato invece raccolto il racconto della professoressa Celotto che aveva subito accusato proprio l’operatore scolastico di non essere intervenuto in sua difesa.

Due versioni probabilmente del tutto opposte raccontate all’ispettore che tornerà sia nella sede centrale del «Plinio Seniore» sia nella succursale di via Virgilio per ascoltare altri testimoni. L’ultimo incontro in calendario sarà quello con la dirigente scolastica che intanto in queste ore ha avviato un’indagine interna. Sulla sua scrivania sono arrivate le prime relazioni. Quello che appare ormai acclarato è che c’era un rapporto di forte tensione sia tra la professoressa Celotto e la preside Santaniello, sia tra la stessa docente e la famiglia della ragazza, 14 anni, iscritta al primo anno. L’andamento scolastico poco soddisfacente aveva inasprito i rapporti tra l’insegnante e l’alunna, definiti dalla famiglia come «vessazioni psicologiche». Accuse che la professoressa di inglese rimanda al mittente, difendendo il suo metodo di insegnamento e le sue valutazioni. «Insegno da 35 anni - ha detto la Celotto - e ho rapporti ottimi con i miei alunni che anche in questi giorni mi hanno fatto sentire la loro solidarietà. Quello che è vero, invece, è che sono stata lasciata sola dalla direzione e da chi quella mattina sarebbe dovuto intervenire». 

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In attesa che siano le indagini a chiarire le responsabilità dei singoli, ieri mattina si è tenuta l’assemblea dei lavoratori del liceo, che comprende i docenti, il personale Ata e gli amministrativi. La stesura di un documento di solidarietà alla professoressa aggredita è stato anche in questo caso complesso e specchio di un ambiente diviso e lacerato. «L’intera comunità scolastica del “Plinio” esprime la propria solidarietà sia alla collega Lucia Celotto, che ha subito un’aggressione fisica e verbale sul posto di lavoro, sia ai collaboratori scolastici e ai docenti che sono intervenuti per prestare soccorso a un’alunna e hanno subito un’aggressione verbale da parte della sua famiglia - si legge nel documento -. L’assemblea esprime la piena solidarietà nei confronti dell’alunna che ha vissuto in prima persona un momento drammatico a causa di un malore e prende le distanze dall’immagine di un istituto non compatto e non vigilante». Infine, nella nota si sottolinea come «non è stato compreso che i fatti si sono svolti in circostanze di doppia emergenza, il soccorso all’alunna e l’aggressione alla professoressa Lucia Celotto».

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