Magliette bianche, segni rossi sul viso e candele accese: così il Parco Verde di Caivano ha chiesto lo stop degli sgomberi. I giorni passano, ma gli abusivi non sono disposti a gettare la spugna e lottano per la casa.
La fiaccolata di questa sera è stata lo strumento per far sentire ancora e ancora la propria voce, come spiega il portavoce Luigi Sirletti: «La luce è simbolo di salvezza, di speranza. Rappresenta quello che noi cittadini di Caivano chiediamo alle istituzione e alla Procura per la situazione degli sgomberi, visto che brancoliamo nel buio. Allo stesso tempo, stiamo manifestando anche contro la violenza sulle donne. Chiediamo solo un aiuto allo Stato, nulla di più».
Il corteo, che è partito dal piazzale antistante la chiesa di don Maurizio Patriciello, è arrivato fino al Castello medioevale, cuore della cittadina.
Sono 254 le famiglie a rischio, dopo che a inizio febbraio sono stati eseguiti tre decreti di sequestro preventivo.