Max Biaggi a Verissimo, il dramma dell'incidente: «Mio figlio lo tengo lontano dalle moto»

L'ex pilota romano ha ripercorso quei drammatici momenti vissuti relativi all'incidente avvenuto il 9 giugno 2017 a Latina

Verissimo, Max Biaggi parla dell'incidente: «Sono protettivo con mio figlio, non ho fatto nulla per farlo appassionare alle moto»
Verissimo, Max Biaggi parla dell'incidente: «Sono protettivo con mio figlio, non ho fatto nulla per farlo appassionare alle moto»
di Cristina Siciliano
Sabato 20 Gennaio 2024, 19:01
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Nuovo weekend in compagnia di Verissimo, il salotto di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin. Nella puntata di sabato 20 gennaio è stato ospite il motociclista Max Biaggi. L'ex pilota romano ha ripercorso quei drammatici momenti vissuti relativi all'incidente avvenuto il 9 giugno 2017 a Latina, in cui ha rischiato di morire. «L'incidente più brutto che ho fatto nella mia vita - ha spiegato Max Biaggi -. Non ho avuto conseguenze fisiche per fortuna e non ho mai smesso perché la moto rimane la mia passione».

«Cosa faccio oggi nella vita? Io sono ambasciatore di un marchio di moto nel mondo - ha spiegato Max Biaggi -.

Questo mi porta a viaggiare molto e sono sempre legato alla mia passione, ossia le moto. Il mio papà ci ha creduto, io non venivo dal mondo della moto. Ma giocavo a calcio. Lui però era sempre con me e mi portava in giro».

 

Un rapporto speciale quello tra Max Biaggi e papà Pietro, morto a 77 anni a Roma nel 2019. «Quando il mio papà è venuto a mancare ero in una gara in Francia - ha spiegato Max Biaggi -. Ho fatto un tragitto lungo e ho viaggiato tutta la notte ma sono arrivato agli sgoccioli. Noi vivevamo molto in simbiosi: poche parole ma tanto significato. Io ho vissuto con il mio papà per sei anni durante il periodo dell'adolescenza».

«Io ed Eleonora abbiamo un bel rapporto con i nostri figli e stiamo facendo un buon lavoro - ha precisato Max Biaggi -. Io sono full con loro. All'inizio della fine del nostro rapporto tra me ed Eleonora è stato complicato ma ci siamo applicati a far funzionare questo nucleo familiare. Mio figlio non ha la passione per le moto ma io non ho fatto niente per farlo appassionare. Sono protettivo con mio figlio, troppo. Non ha neanche la bicicletta». 

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