Fiori d’arancio nelle residenze per anziani di Treviso. Sabato mattina Martina e Nicola, entrambi 39enni, si sono detti il fatidico sì nella chiesa di Catena di Villorba. Ma per tutti e due il papà della sposa, Renato, 77 anni, residente delle Ract di Santa Bona, non poteva mancare per nessuna ragione al mondo. E così poche ore dopo si sono ripetuti le promesse d’amore eterno davanti a lui, che pur in carrozzina, ha comunque accompagnato sua figlia all’altare all’interno della chiesetta della casa di riposo dell’Israa. Per Martina Franchin è stata una sorpresa. Pensava di andare a trovare il papà vestita da sposa. Ma non ci si è fermati qui.
Il giorno prima, infatti, Nicola Zanatta, appena diventato suo marito, si era rivolto alle Ract chiedendo di organizzare qualcosa di speciale.
Di seguito purtroppo Renato è stato colpito da un’emorragia cerebrale. Gli ultimi tre anni li ha trascorsi proprio nella Ract di Santa Bona. Nicola, però, non ha dimenticato quanto gli aveva detto. E due anni fa ha deciso di chiedere comunque la mano a Martina davanti a suo padre. Il resto è venuto di conseguenza. Fino a sabato, giorno del matrimonio. Due settimane prima Renato era stato ricoverato in ospedale. È fragile. Non poteva partecipare al matrimonio a Catena.
«Ma per me era fondamentale condividere questo giorno con lui» sottolinea Martina. Si è inserita qui l’idea di Nicola, che venerdì si è confrontato con la coordinatrice e la psicologa della struttura per organizzare tutto al meglio. Il giorno dopo è arrivato con Martina vestita da sposa. «Quando siamo entrati, dopo la cerimonia a Catena, abbiamo trovato mio papà sulla sedia, vestito per l’occasione - racconta lei - è stato lui ad accompagnarmi all’altare della chiesa. E lì io e Nicola abbiamo riletto le nostre promesse. Papà non parla, ma con gli occhi, a modo suo, si è comunque espresso».