Vivere sospesi. È un po' il destino dei Millennial, che fanno a pugni con il mondo del lavoro e la vita dei nuovi anni Venti, che molto spesso non ripaga anni di studi e sacrifici. Alessandra Parello ha 30 anni. È originaria di Favara (Agrigento), ma vive e lavora a Milano. Almeno, dal lunedì al giovedì, quando è in classe a Cinisello Balsamo dove ricopre l'incarico di insegnante di sostegno. Poi, il giovedì sera, prende un aereo e torna a casa. Motivo? Studia a Enna, perché a Milano (ma anche a Bergamo) non c'è posto.
«Mi sono trasferita a Cinisello 9 anni fa.
Ma come fa a vivere con questi ritmi? «Studio dopo cena e in ogni ritaglio di tempo», dice. E i costi? «Cerco i voli aerei che costano meno. Adesso la media per andata e ritorno è 100-120 euro, moltiplicati per 4 volte al mese. A settembre era il doppio. Il bus per Orio costa 12 euro, quello per Malpensa 10. Per Linate uso il metrò. Per il bus da Catania a Favara sono altri 14 euro». Il tutto con uno stipendio di «1.300 euro». L'affitto, invece, le costa «750 euro», una spesa alla quale «pensano i miei genitori. Sono stata la prima a partire per Milano. Poi, negli anni, anche loro hanno trovato lavoro qui. Senza stabilità economica non posso andare a vivere da sola», ha detto.