«Lavorare in ufficio costa quanto un mese di spesa. Con meno flessibilità, tempo libero e soldi i dipendenti sono sempre più arrabbiati»

Si tratterebbe di un costo aggiuntivo di oltre 500 euro mensili a carico del lavoratore

«Lavorare in ufficio costa quanto un mese di spesa. Con meno flessibilità, tempo libero e soldi i dipendenti sono sempre più arrabbiati»
«Lavorare in ufficio costa quanto un mese di spesa. Con meno flessibilità, tempo libero e soldi i dipendenti sono sempre più arrabbiati»
di Hylia Rossi
Lunedì 19 Febbraio 2024, 17:55
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La cultura del lavoro sta cambiando, in particolare all'interno delle aziende, e nuove dinamiche, desideri e priorità cominciano a farsi largo tra gli impiegati. La pandemia e l'impossibilità dei dipendenti di uscire di casa ha certamente scosso le fondamenta delle più classiche strutture lavorative e la diffusione dello smartworking ha permesso di intravedere una vita professionale alternativa, fatta di più tempo libero e maggiore flessibilità.

Le aziende, tuttavia, si mostrano in molti casi ancora impermeabili alla possibilità di lasciare che i dipendenti svolgano le proprie mansioni da remoto, sebbene le motivazioni solitamente dichiarate manchino di un chiaro supporto concreto relativo ai benefici del lavoro in ufficio

Proprio su questo argomento si è espressa Morgan, un'esperta di reclutamento appartenente alla Gen Z e impiegata nelle Risorse Umane che condivide le sue riflessioni su un articolo di Fortune relativo al costo di doversi recare al posto di lavoro: 561 dollari al mese. 

I vantaggi del lavoro da remoto

L'articolo di Fortune (una rivista americana che tratta di imprenditoria) a cui Morgan fa riferimento apre con un titolo già esplicativo: «Gli impiegati spendono l'equivalente del costo della spesa di un mese per tornare in ufficio, e il risentimento sale sempre di più, secondo un nuovo studio».

La ragazza, prendendolo come spunto, dichiara: «I dirigenti hanno ammesso che non ci sono dati a supporto della necessità di tornare in ufficio, ma non hanno problemi a imporlo ai propri dipendenti e a far loro spendere 561 dollari al mese per questo».

Poi, aggiunge: «Di solito, quando si chiede il perché, fanno riferimento alla cultura, ma pensa a questo: quando alle persone togli la flessibilità e fai loro spendere soldi per il viaggio, finiranno per essere esausti e stressati».

L'articolo di Fortune spiega le diverse ragioni per cui i dipendenti risentono fisicamente e mentalmente del ritorno in ufficio, e certamente una delle principali è il viaggio da e verso il posto di lavoro, in particolare se si parla di tragitti che richiedono più di 30 minuti.

La flessibilità è anche relativa al fatto di prepararsi il cibo durante la pausa pranzo, o stendere i panni tra una riunione e l'altra, dei comfort apparentemene di poco conto ma che contribuiscono alla felicità (e di conseguenza alla produttività) del lavoratore. 

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