Napoli, Francesca Piccini apre il nuovo atelier da sposa

Uno stile romantico e senza tempo: «Vorrei che Napoli indossasse sempre di più le mie creazioni»

La nuova collezione Francesca Piccini
La nuova collezione Francesca Piccini
di Giorgia Verna
Giovedì 21 Marzo 2024, 13:13
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«Il calore di Napoli sa accoglierti, travolgerti, coccolarti ed è una città che mi ha sempre fatto battere il cuore». Per questo motivo la stilista di abiti da sposa, Francesca Piccini, ha deciso di fare di Napoli «la sua seconda casa» aprendo un nuovo atelier a Palazzo Mannajuolo

Entrare da Francesca Piccini è come essere accolti da una coperta calda. La luce del sole tinge sulle tele bianche dei suoi abiti dei chiariscuri che seguono ed esaltano le minuziose lavorazioni e drappeggi a mano in organza e tessuti leggeri. 

Un team di esperti coccola il cliente in uno studio che urla da ogni angolo amore, eleganza, fiori e couture. «Credo che il tempo che dedichiamo alle clienti, la gentilezza con cui l'accogliamo, l'amore che c'è dietro ogni creazione e l'attenzione a ogni singolo dettaglio è la vera marcia in più del mio atelier. Noi non facciamo altro che accompagnare la cliente in un percorso di consulenza dove lei è la protagonista». 

Nata e cresciuta a Milano, Francesca Piccini studia in Veneto, poi Firenze, per poi tornare sul territorio milanese e nel 2010 fondare la sua azienda. Delle esperienza nel prêt-à-porter, nel 2017 si specializza nella sartoria e quindi nel mondo della sposa. 

«Ho preso la mia vena artistica da mia madre che era appassionata di interior designer. Ho sempre amato realizzare abiti lunghi da sera. Così ho pensato: “quando una donna decide di creare un abito realmente indimenticabile e che sia couture? Quando si sposa!” Non ho fatto altro che declinare il mio senso artistico in bianco». 

Con l'arrivo della pandemia, nasce il suo primo atelier di abiti da sposa a Milano. «Non sapevo che poco dopo sarebbe stato chiuso: quell'anno nessuno sarebbe venuto a vedere la mia collezione».

Da quell'esperienza nasce la collezione “Metamorfosi”, una serie di pezzi separati che interagiscono tra di loro. «La “Metamorfosi” era ciò che stava accadendo nel mondo e in noi stessi. Stavamo cambiando e questa è stata la mia ispirazione principale. Quando ho riaperto ho deciso di aprire il mio secondo punto vendita a Napoli». 

Era da tempo, infatti, che diverse spose contattavano Francesca sui social per chiederle di aprire un atelier in città. Dopo alcune campagne vendita al grand hotel Santa Lucia, weekend dopo weekend Francesca crea una rete di clienti. «Gli appuntamenti andavano crescendo e dopo tre anni ho deciso di intraprendere questa nuova avventura scegliendo Napoli». 

Un'avventura fatta di amore, passione, natura ed eleganza. «Ciò che contraddistingue lo stile di Francesca Piccini è il suo essere etereo e senza tempo. C'è una frase del Gattopardo che ho fatto mia: “Se vogliamo che tutto rimanga com'è bisogna che tutto cambi”.

Rappresenta proprio questa volontà di guardare al domani con gli occhi sempre rivolti al passato».

Lo stile di Francesca Piccini è esaltato dai tessuti leggeri. «Quando creo parto sempre dai materiali. Toccando un tessuto, guardandolo, maneggiandolo, è come se vedessi già il prodotto finito». Così, come Michelangelo con il suo marmo, Francesca maneggia organza, tulle ricamati, cady di seta, lino, pizzo, che danno ai suoi capi quello stile romantico ed etereo. 

«Vorrei che Napoli indossasse sempre di più le mie creazioni» è il desiderio della giovane stilista, che si dice entusiasta delle sue clienti napoletane che ama accompagnare in ogni momento del loro grande giorno. 

 

«E anche dopo! Dallo scorso anno abbiamo inserito una seconda linea chiamata “I Piccini ed è un modo per rimanere in contatto con le nostre spose anche con un nuovo amore: quello per la sua bambina». 

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