Le Iene, Rocco Siffredi rivede Alisa Toaff. Pugni e calci al muro e lacrime in bagno: «Sono un co***ne»

Le Iene fanno incontrare Rocco Siffredi e la giornalista dell'Adnkronos

Le Iene, Rocco Siffredi rivede Alisa Toaff. Pugni e calci al muro e lacrime in bagno: «Sono un co***ne»
Le Iene, Rocco Siffredi rivede Alisa Toaff. Pugni e calci al muro e lacrime in bagno: «Sono un co***ne»
Martedì 26 Marzo 2024, 20:56
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Le Iene fanno incontrare Rocco Siffredi e la giornalista dell'Adnkronos Alisa Toaff che lo ha denunciato per molestie. Il servizio, realizzato dall'inviata del programma di Italia 1 Roberta Rei, andrà in onda nella puntata di questa sera. L'incontro è avvenuto in seguito alla denuncia della giornalista nei confronti del pornoattore: prima però l'inviata della trasmissione ha incontrato lui e gli ha chiesto conto di quanto accaduto.

Come sottolinea una nota de Le Iene, Roberta Rei incontra Siffredi per chiedergli conto di quanto è successo con la giornalista dell'Adnkronos, comprese alcune frasi pronunciate da Rocco nei suoi confronti. «Se tu dicessi a me per dire, ‘Diventa normale prendi una marea di…’ io ti risponderei a tono, cioè non è carino», dice l'inviata. «Ma sarebbe bello che tu mi rispondessi a tono ‘Siffredi ma vallo a prendere nel cu**o tuo chi ca**o ti credi, maleducato’». «Siamo d’accordo che è veramente brutta come espressione o…?». «Ragazzi ma siamo d'accordo che però…».

Lei: «Cioè sessismo è una cosa, il porno un’altra cosa. Siamo d’accordo su questo?». «Ma anche l’accusa che mi viene fatta. Molestie. Cioè molestie, mandare a fan***o qualcuno è una molestia? È l’unica domanda.

Non sto dicendo che ho fatto una bella cosa, ma mandare a fan***o qualcuno è una molestia?». «Lei ti ha denunciato per molestie verbali», dice la Rei. Lui però specifica: «Sessuali». «Io mi chiedo se fosse un’espressione da dire. Forse no?». «No, no no. Ma ascolta un attimo. Io le ho anche detto ‘Ti chiedo scusa perché purtroppo sono entrato in un periodo di stress e di crisi’, ma più di così cosa devo fare?». Lei insiste: «Tu hai chiesto scusa alla donna e non alla giornalista».

Poi avviene il confronto tra i due, davanti all'inviata, che chiede alla Toaff com'è andata: «Ci siamo insomma chiariti. Siamo stati male io e sua moglie, insomma. È stato un errore, è umano. Io voglio precisare: Rocco non mi ha mai toccata fisicamente. A me quello che mi ha spinto a denunciare sono stati gli ultimi due vocali, li ho trovati gravi, sessisti e comunque denigranti nei confronti di me stessa, sia come professionista che come donna. Sono stata male perché sono stata attaccata dagli hater, sono stata attaccata dagli insulti antisemiti che non c’entravano niente, li avete letti no? Rocco è una persona forse istintiva, simpatica e quei due insulti però mi hanno veramente ferita e allora mi sono arrabbiata. Punto»

Siffredi spiega: «Senti, più che dirti che tutto dipende dalla mia testa, può darsi che sia instabile, può darsi che come hai detto tu sia depresso, può darsi che abbia dei problemi, ma non mi va di curarmi, non mi va di prendere antidepressivi perché penso di essere più forte della depressione, è la verità. Però evidentemente qualcosa non va e quindi la cosa migliore da fare è fare un passo indietro, cercare di ritrovare me stesso. Maleducazione, il non rispetto, ma soprattutto il problema più grande è che ho fatto, con un insulto, due insulti: ho fatto male a due donne perché mia moglie è stata male».

A questo punto Rocco lascia andare le sue emozioni e si commuove, poi si alza ha uno scatto d’ira e da un calcio e una manata contro al muro e va a piangere in bagno. La giornalista e l’inviata Roberta Rei rimangono sorprese e dopo qualche secondo di imbarazzo, Alisa Toaff lo raggiunge in bagno, da cui sentiamo Rocco piangere a dirotto. «Perché sono un co****e. Mia moglie è la persona più importante che ho. Vedere i miei figli che dicono ‘Papà sei un coglione. Quando lo capisci che ti amiamo? Quando lo capisci?’ Vedere mia moglie è così, perché e tu…Io non so come spiegare. Io non ho inventato la serie, la serie è la mia vita. Ho avuto problemi con la famiglia, non riesco a raccontare altro che la mia vita. È mi dispiace vedere quello che ho combinato a te e quello che ho combinato a mia moglie e ai miei figli».

Siffredi continua: «Lei ha totalmente ragione e basta. È vero che ho detto che Borghi mentre faceva sesso non mi rappresentava e te lo ripeto, non è… Ma l’ho detto anche a lui. Perché è come se io avessi detto ‘Ma io per 40 anni cosa ho fatto vedere? Perché non riusciamo a far vedere il motivo per cui ho fatto sto lavoro qua? Perché mi piace il sesso. Io mi sono arrabbiato quando tu hai detto che vado sul set per sfogarmi. Quella roba lì mi ha fatto male perché è come se io sentissi che per 40 anni ero un malato di sesso. Io t’ho mandato quel vocale esclusivamente perché dentro di me ero estremamente confuso. E dicevo ‘Ma perché mi hai tradito? Perché? Perché mi scrivi questa roba? Hai bisogno di vendere due articoli più?’ Io la vedevo così».

Poi c'è il dialogo tra i due. «La cosa che mi ha spinto è stato il messaggio e l’insulto alla mia professionalità». «Hai fatto bene». «Da persona non abituata a quelle offese sinceramente io le ho trovate denigranti e sono donna». Lui sembra dispiaciuto: «Io…Non so di che parliamo perché t’ho chiesto scusa dopo dieci secondi e ti chiedo scusa ancora oggi dopo una settimana, dieci giorni quello che sia». «Per me è finita, ti sto solo spiegando. Io ti dico che per me è passato tutto, si vede che sei proprio…Quindi capisco che hai capito l’errore. Basta». «Questo l’ho capito all’istante però purtroppo. Non ero nella condizione».

Ancora lei: «Lui ha capito che siamo stati male tutti, io e la moglie, io pure sono stata molto male, lui l’ha capito, ha ammesso tutto. Per me si risolve qui, ci siamo chiariti. Mi ha chiesto scusa, io accetto le scuse per me finisce qui la questione. Voglio essere chiara, mi dispiace pure per tua moglie che ci è finita di mezzo. Io so che stata male perché mi sono trovata improvvisamente sbattuta sui giornali». Rocco conclude: «Quest’anno sono 30 anni di matrimonio e 15 anni fa le ho fatto questo giochino e quest’anno per festeggiare i 30 anni l’ho rifatto. Vedi?».

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