Cassino, tragedia in moto: muore un giovane. L'ipotesi di un'auto pirata

Cassino, tragedia in moto: muore un giovane. L'ipotesi di un'auto pirata
di Alberto Simone
Mercoledì 13 Settembre 2023, 10:01 - Ultimo agg. 17:52
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A tre giorni di distanza dalla morte di Graziella Parente, la 31enne deceduta sulla Superstrada Cassino-Formia in un incidente in moto con suo marito, il territorio piange un'altra giovane vita, sempre a causa di uno schianto su un mezzo a due ruote. La vittima del tragico sinistro stradale che si è verificato nella notte tra lunedì e martedì è Giulio D'Aliesio, 19 anni ancora da compiere. L'incidente si è verificato poco prima della mezzanotte di martedì lungo i tornanti che dalla città di Cassino conducono al monastero benedettino: via Montecassino.

LA RICOSTRUZIONE

Il giovane era in sella alla sua moto e stava percorrendo la strada provinciale che da Cassino si inerpica fino all'Abbazia di Montecassino. All'altezza del secondo tornante - per cause ancora da accertare - ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro un muro. Fatale, da una prima ricostruzione, è stato l'impatto contro il guardrail. Il personale sanitario del 118 ha trasportato il 19enne in ospedale, ma le sue condizioni sono apparse subito critiche a causa di diversi traumi interni riportati nell'incidente. Il ragazzo è morto mentre i medici predisponevano un disperato trasferimento a Roma in eliambulanza.
I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno lavorato alcune ore sul luogo dell'incidente facendo tutti gli accertamenti necessari, senza tralasciare nulla. Hanno rilevato ogni dettaglio per tentare di ricostruire la dinamica e le cause del decesso: se la moto abbia perso aderenza a causa del brecciolino che si accumula spesso a bordo strada ed è micidiale per i motociclisti, oppure a causa dell'improvvisa uscita di qualcuno dei cinghiali che popolano la zona.
Non si esclude neanche l'ipotesi di un malore, anche per questo motivo in giornata verrà svolto l'esame autoptico: la salma si trova a disposizione della Procura, nella sala mortuaria dell'ospedale. Soprattutto, però, gli investigatori stanno cercando di capire anche se nel sinistro siano rimaste coinvolte anche altre auto. Un'ipotesi, questa, non affatto scartata, anzi: il sospetto è che possa essere coinvolta anche un'auto pirata fuggita via senza allertare i soccorsi.

IL CORDOGLIO

Ieri mattina, non appena la notizia della morte di Giulio si è diffusa in città, un velo di tristezza ha avvolto l'intera comunità: la mamma, Aurora, è docente in una scuola dell'Infanzia, il papà, Patrizio, dipendente della De Vizia. Il 19enne era conosciuto e benvoluto da tutti: a luglio, con la Maturità, aveva concluso i suoi studi liceali allo scientifico Pellecchia' e ora sognava di diventare un bravo ingegnere. Infatti si era appena iscritto alla facoltà di Ingegneria all'università di Cassino e del Lazio meridionale.
Le moto, insieme alla musica, le sue passioni più grandi. Da anni era musicista effettivo della Banda don Bosco Città di Cassino. L'ultima lezione lunedì sera, poche ore prima del tragico incidente che gli è costato la vita. Giulio è arrivato con qualche minuto di ritardo alla lezione presso l'oratorio di San Pietro Apostolo, quartiere generale della Banda. Con il maestro Emiliano Corlito si è scusato più volte. Ieri, appresa la notizia, il maestro ha affidato ai social il suo pensiero: «Uscendo dalla porta mi hai chiesto scusa per l'ennesima volta. Ma sei arrivato troppo in anticipo a questo ultimo appuntamento». Distrutta dal dolore l'intera banda con cui Giulio aveva condiviso, domenica scorsa, gli ultimi appuntamenti professionali: la cerimonia dell'80esimo del primo bombardamento della città e la processione a San Vittore del Lazio. «Mancherai da morire, mancherà quel sorriso, mancheranno quei modi educati con i quali ti rivolgevi a tutti per chiedere ogni cosa, mancherà quell'esempio di musicista che era sempre presente ad ogni prova», ha detto il direttore della banda Marcello Bruni.
La morte del giovane musicista ha sconvolto anche la comunità di San Giovanni, parrocchia in cui il nonno materno, Giulio Varrazzo, presta servizio in qualità di volontario oltre ad essere membro del Comitato organizzatore della festa.
Ieri sera la banda con il Maestro Bruni si è ritrovata nella chiesa di San Pietro con i sacerdoti a pregare per Giulio e per la sua famiglia.

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