Reddito di Cittadinanza,15mila "occupabili" senza il Supporto da 350 euro: dal programma Gol a un nuovo incentivo, i possibili aiuti

Per chi ha perso il Reddito e non ha accesso ai nuovi aiuti è possibile l'ingresso nel programma Gol o la presa in carico dei servizi sociali. L'estrema ratio è un altro incentivo per chi ha un Isee oltre i 6mila euro

Reddito di Cittadinanza, in 15milia senza sussidio: dal programma GOL all'incentivo per redditi bassi: i nuovi aiuti
Reddito di Cittadinanza, in 15milia senza sussidio: dal programma GOL all'incentivo per redditi bassi: i nuovi aiuti
di Giacomo Andreoli
Martedì 19 Settembre 2023, 16:00 - Ultimo agg. 20 Settembre, 15:29
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Un paracadute per le circa 15mila persone “occupabili” che hanno perso o perderanno a breve il Reddito di cittadinanza senza aver diritto al nuovo Supporto per la formazione e il lavoro. Ovvero il contributo fino a 350 euro al mese per massimo un anno legato alla partecipazione ai corsi di formazione per il lavoro, con la soglia Isee che si è abbassata da 9.360 a 6mila euro.

Il governo vuole intervenire, con i tecnici del ministero del Lavoro che stanno studiando il dossier insieme all'Inps, dopo l'avvio della piattaforma Siisl, elaborata dall'Istituto per la previdenza, con i corsi di formazione e il possibile incrocio tra domanda e offerta di lavoro, ma a cui per ora i 15mila non possono iscriversi. Tra le possibili soluzioni sul tavolo, oltre all'estensione del limite Isee del Supporto, si valuta l'inserimento di queste persone nel programma Gol per il lavoro (legato al Pnrr), l'utilizzo dei fondi europei anti-povertà per dei percorsi specializzati di politiche attive o la presa in carico da parte dei servizi sociali.

Di sicuro si può provare a stimolare questa platea di ex percettori del Reddito a iscriversi alla piattaforma Siisl quando a ottobre sarà aperta a tutti i disoccupati. Come estrema ratio, poi, c'è l'ipotesi di introdurre un ulteriore sussidio. Varrebbe meno soldi e per meno tempo rispetto all'attuale sostegno da 350 euro (che è ad personam e quindi vale anche per più soggetti all'interno della famiglia che ha perso il Reddito).

I rischi nel Sud Italia

Le migliaia di persone che ad oggi sono escluse dal nuovo aiuto vivono per lo più al Sud (in primis in Campania), e a chi nella maggioranza è più informato sulle ultime stime che circolano non sfugge la delicatezza del tema. Insomma, si vorrebbe evitare di lasciarli soli, anche visti gli allarmi arrivati da sindacati e Comuni, convinti che in molte aree del Paese gli ex percettori del Reddito ora rischiano di rimanere senza un'occupazione.

Almeno nel breve periodo, anche se dalle ultime stime dell'Inps emerge come in circa 100mila avrebbero anche lavorato in nero. Finora la città con il maggior numero di famiglie private del Reddito è Napoli: oltre 26mila tra luglio e agosto. Poi c'è Palermo con 14.242 e Roma con 13.717. Complessivamente quasi la metà di tutti gli sms spediti finora dall'Inps (90.458 su 188.272), sono arrivati a famiglie campane o siciliane.

Proprio in queste regioni si sono registrate le proteste più forti, anche con qualche assalto a sedi comunali e dell'Inps.

I cosiddetti “occupabili” che dal 1° settembre possono accedere alla nuova piattaforma per i corsi di formazione al lavoro possono richiedere il sussidio da 350 euro al mese e riceverlo da quando si formerà la loro classe. Si stima che i nuclei familiari ex-Reddito considerati “attivabili” saranno 230mila entro dicembre (in oltre 200mila hanno già perso il sussidio), al netto delle persone che saranno prese in carico dai servizi sociali per particolari condizioni di fragilità.

Lo studio ministero del Lavoro-Inps

La platea complessiva sarebbe quindi di 328mila persone, a cui vanno sottratti gli oltre 60mila fragili che dovrebbero riprendere a ricevere il Reddito nei prossimi mesi. Ne rimangono circa 265mila: i 15mila rappresenterebbero meno del 5% di questa platea.

Per trovare la soluzione più idonea, come detto, il ministero del Lavoro ha ingaggiato l'Inps. Insieme stanno costruendo una fotografia precisa di chi sono queste persone, di quali qualifiche hanno e di come sarebbero collocabili nel mercato del lavoro. Il punto è stabilire eventuali interventi normativi o regolamentari per accompagnarli fino al momento in cui trovano un'occupazione.

Il ricalcolo dell'Isee

C'è però un dettaglio tecnico da tenere in considerazione. Da aprile di quest'anno si può chiedere l'Isee corrente, che permette di aggiornare il proprio indicatore di ricchezza se è peggiorata la situazione lavorativa o economica rispetto a quella di due anni fa. La soglia dei 9.360 euro considera al suo interno anche i patrimoni mobili: quindi se una famiglia ha attinto ai suoi risparmi per fronteggiare una situazione di estrema difficoltà e disagio, il valore dell'Isee corrente calcolato ora sarà più basso rispetto al precedente.

Può insomma scendere sotto i 6mila euro. In questo modo, secondo i tecnici che hanno lavorato al nuovo Supporto per la formazione e il lavoro, la platea dei 15mila si potrebbe ridurre de facto di qualche migliaio di persone.

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