Reggia di Caserta, una Gran galleria dedicata alle mostre d'arte contemporanea

L'inaugurazione con la mostra fotografica «Visioni» di Luciano D'Inverno e Luciano Romano

Reggia di Caserta, una Gran galleria dedicata alle mostre d'arte contemporanea
Reggia di Caserta, una Gran galleria dedicata alle mostre d'arte contemporanea
di Lidia Luberto
Giovedì 1 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 2 Febbraio, 09:21
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L'anno dedicato alle celebrazioni vanvitelliane, inaugurato a marzo 2023 nel duecentocinquantesimo anniversario della morte del grande architetto, si chiude alla reggia di Caserta con importanti novità. L'1 marzo, verrà aperta al pubblico, dopo circa un secolo, l'ala nord ovest del palazzo reale dove sono state ripristinate e restaurate diciannove sale e la gran galleria, uno spazio di 3000 metri quadrati. Si tratta di ambienti restituiti dalla Scuola specialisti dell'Aeronautica militare e destinati alle esposizioni temporanee. La reggia così potenzia e differenzia l'offerta culturale: a Ovest, al piano terra, verranno ospitate attività educative, una sala conferenze e il nuovo bookshop, mentre al secondo piano, nei numerosi ambienti della Gran galleria, sale e vani di servizio per mostre temporanee. 

«Quella che abbiamo denominato la gran galleria era un ex cinema dell'Aeronautica militare: ora diventa prestigioso spazio espositivo. Potremo così essere credibili a livello internazionale e accogliere, organizzare e produrre mostre di qualità, grazie anche alle relazioni instaurate con le altre residenze reali d'Europa», spiega la direttrice della Reggia, Tiziana Maffei, che aggiunge: «In questo cantiere, in via sperimentale, abbiamo anche riutilizzato, macinandolo, il materiale dei tramezzi, delle pareti, delle controsoffittature abbattute, e realizzato lastre per i lavabi dei bagni.

Nella logica, che ispira molte delle nostre scelte, del riutilizzo e della seconda vita per tutto». 

L'operazione rientra nei cantieri Mom (Miglioramento dell'offerta museale). «È un avvenimento particolarmente importante e simbolico», sottolinea Maffei, «in quanto l'inaugurazione di questi spazi, restaurati in quasi un anno e mezzo di un lungo e accurato lavoro di indagine per la rilettura e il recupero delle visuali e delle prospettive volute dal maestro, costituisce il primo passo di restituzione fisica e funzionale degli ambienti tornati alla reggia che riprende, così, esclusivamente il suo ruolo museale, educativo e culturale. È il modo migliore di chiudere le celebrazioni vanvitelliane».

Per l'occasione il museo ha scelto di dedicare l'inaugurazione degli spazi alla prospettiva dell'opera dell'architetto con una mostra fotografica: «Visioni» di Luciano D'Inverno e Luciano Romano. Dall'1 marzo al 15 luglio ci sarà l'esposizione dei loro progetti «Attraversamenti» e «Genius et loci - La drammaturgia dello sguardo»; un'iniziativa favorita dal successo (è tra i vincitori della seconda edizione) del bando della direzione generale Creatività contemporanea del ministero della Cultura, «Strategia fotografia».

Le due campagne fotografiche sono state realizzate da Luciano D'Inverno e Luciano Romano intorno a Luigi Vanvitelli e alla sua opera, tra architettura e paesaggio. Gli scatti selezionati sono confluiti in un'unica esposizione curata da Gabriella Ibello, pensata come un ipertesto e un metatesto per raccontare l'opera, il genio creativo e l'ingegno illuminato dell'architetto.

In particolare, con «Attraversamenti», D'Inverno riscrive per immagini la storia di una visione che, con la sua potenza, rese possibile la grandiosa opera di architettura e ingegneria idraulica dell'acquedotto carolino, ripercorrendo con le sue foto i passi di Vanvitelli e seguendo la via dell'acqua. Luciano Romano, con «Genius et loci. La drammaturgia dello sguardo», intende rendere omaggio al contributo fondamentale fornito dal maestro all'evoluzione della cultura architettonica moderna, mostrando attraverso la sua fotografia tutta la bellezza dell'opera vanvitelliana nei diversi luoghi d'Italia.

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Gli scatti, poi, entreranno a far parte della collezione del museo, consentendo l'incremento del patrimonio e l'aggiornamento dell'archivio fotografico. L'1 e 2 marzo, inoltre, si terrà, proprio nella nuova sala conferenze dell'ala ovest del palazzo reale, l'appuntamento conclusivo delle celebrazioni vanvitelliane, una due giorni di studio e approfondimento del «Cantiere dei cantieri», con un fitto programma di interventi di ricercatori e studiosi sulla reggia, l'opera magna di Luigi Vanvitelli. 

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