Festival ritratti di poesia, la sfida è avvicinare i giovani

Venerdì 15 marzo appuntamento all'auditorium Conciliazione

Festival ritratti di poesia, la sfida è avvicinare i giovani
Mercoledì 13 Marzo 2024, 16:00
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Voce ai giovani. Fiato alle nuove leve della poesia, arte in versi sempre attuale, Non a caso, proprio nell’era di chatgpt, richiama alla contemporaneità. L’antidoto intellettuale in un mondo che non trova pace, pervaso da decine di guerre e conflitti locali. La poesia, per dare spazio alle speranze di una società meno succube delle ingiustizie e per abbattere le barriere intergenerazionali.

In vista della Giornata mondiale del 21, la Capitale anche quest’anno la celebra con il Festival Ritratti di Poesia, che si svolge per l’intera giornata di venerdi 15 all’Auditorium Conciliazione. L’obiettivo ambizioso è quello di attrarre l’interesse di un pubblico composito.

E, soprattutto, di avvicinare la scrittura poetica al mondo dei ragazzi.

Per la prima volta quest’anno, infatti, gli studenti saliranno sul palco della manifestazione promossa dalla Fondazione Roma. Un gruppo di allievi della Lumsa racconterà la sua esperienza dell’incontro con la nota poetessa italiana Vivian Lamarque, organizzato da Ritratti di poesia. Questa diciassettesima edizione, che vedrà la presenza di 40 poeti da tutto il mondo, sarà tutta concentrata sulla grande Musa, evitando altre forme di spettacolo e di approfondimento collaterali. Le poche previste, infatti, comel’intervento dell’illusionista DavideSpada, sono tutte collegate a filo doppio con il tema principale. Spada si esibirà subito dopo il critico Paolo Lagozzi che approfondirà il tema dell’illusione e la magia della poesia.

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Mentre si soffermerà sull’intelligenza artificiale Vincenzo Della Mea, autore di un libro di poesie scritte da gpt-2. Prevista la presenza anche della poetessa inglese Arch Hades, autrice della prima opera nft (non-fungible token) collettiva e interdisciplinare messa all’asta, venduta da Christie’s per 525mila dollari. Grande regista dell’evento, Franco Parasassi, presidente della Fondazione Roma, ne sottolinea l’unicità. A questo tratto originale, a suo parere, si accompagna «una certa dose di audace coraggio, perché in questi tempi così tenebrosi e densi di preoccupazioni» fa notare, «può sembrare paradossale concentrare l’attenzione sulla musa della poesia. In realtà, è un paradosso apparente. Le parole e le voci di cui è fatta la poesia chiamano il mondo, lo trattengono e lo reinventano, e questo fa della poesia la più prossima delle arti al quotidiano. Sarebbe bello se praticassimo tutti, soprattutto i giovani, la poesia, se il nostro dialogo con i poeti non fosse episodico», il suo auspicio.

La giuria del premio Fondazione Roma, presieduta quest’anno dall’autorevole economista, nonché poeta napoletano, Cesare Imbriani, ha deciso di assegnare il premio a Bianca Tarozzi per la sua autenticità nella rappresentazione poetica. All’irlandese Michael Longley, eccezionale testimone delle contraddizioni del suo territorio, va il Premio internazionale Fondazione Roma. Mentre al mito olandese, ormai ultranovantenne, Cees Nooteboom , è stato attribuito il Premio speciale. Infine altri due Premi. Al concorso Ritratti di Poesia 280, dedicato alla poesia in 280 caratteri, si affianca la terza edizione di Ritratti di poesia.si stampi. Il premio che strizza l’occhio ai giovani viene conferito a chi non supera i 30 anni (e non abbia mai pubblicato in precedenza) e consiste nella pubblicazione della prima raccolta di poesie con la casa editrice Interno poesia. «Siamo convinti che la poesia richiami contemporaneità , non si contrappone alla tecnologia, non la contrasta perché è indipendente da tutto», sottolinea Imbriani.

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