Movida a Caserta, i commercianti:
«Più militari e più controlli»

Movida a Caserta, i commercianti: «Più militari e più controlli»
Lunedì 28 Marzo 2022, 19:36 - Ultimo agg. 29 Marzo, 19:03
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Un maggior impiego di militari in città per prevenire e contrastare la movida selvaggia. È l'appello rivolto oggi al prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, dalle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti e dai comitati civici Vivibilità cittadina e 'STÒ. I componenti del tavolo per la sicurezza insediato al Comune di Caserta hanno indirizzato a Castaldo una lettera nella quale evidenziano le conseguenze e le ripercussioni, spesso drammatiche, innescate sul territorio da episodi di aggressività e violenza giovanile. Episodi che stanno diffondendo un clima di tensione e insicurezza tra commercianti e cittadini.

«Siamo convinti che - si legge nel documento - l'impiego dell'esercito, al fianco delle forze dell'ordine e della polizia locale, possa contribuire a fronteggiare la deriva cui stiamo assistendo. Spesso queste azioni di violenza, che si ripetono soprattutto nei fine settimana, hanno lo scopo deliberato di sconvolgere la popolazione civile creando un generale stato di disagio e senso di abbandono, offrendo del resto con questi comportamenti anche un esempio negativo per tanti adolescenti oltre ad innescare pericolosi casi di emulazione». «La movida selvaggia - spiega Giuseppe Russo, presidente provinciale di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) Confcommercio Caserta - rischia di accelerare il processo di desertificazione del centro storico che appare sempre meno attrattivo». 

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«L'obiettivo della nostra richiesta - incalza Ivan Fiorillo, presidente cittadino di Confesercenti Caserta - punta a migliorare la qualità della vita nel capoluogo, vogliamo tutelare tutte quelle attività che vivono di intrattenimento e di sana movida». «I commercianti hanno il diritto di sentirsi tutelati  - fa notare Cristina Palmieri, socia di Confcommercio Caserta e presidente del comitato STO - un diritto sempre più spesso negato da episodi di violenza gratuiti che si verificano nelle ore  notturne nei punti di maggiore aggregazione del centro storico.

Un presidio fisso potrebbe, a nostro avviso, rappresentare un valido deterrente». «È bene precisare - ha concluso Rosy Di Costanzo del comitato 'Vivibilità cittadinà - che non intendiamo militarizzare la città ma non si può negare l'esistenza di una vera e propria emergenza che va affrontata immediatamente».

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