CASERTA - La Messa del giorno di Natale, la Cattedrale con la folla delle grandi occasioni liturgiche, la celebrazione della nascita di Gesù, Dio che si fa uomo per indicarci la luce e invitarci a percorrere la via della speranza. Su questo concetto fa perno la celebrazione del vescovo Giovanni D’Alise, parole semplici all’omelia, richiami al Vangelo e anche richiami alla vita sociale di ogni giorno, quella dei cittadini casertani.
In una delle invocazioni dei fedeli, la lettrice invita a pregare «affinché le istituzioni civili mantengano viva la speranza». L’ultima della serie è lo stesso vescovo a recitarla: «Preghiamo per Caserta, affinché ritrovi l’impegno e riesca a diventare città degna di coloro che la abitano». Un ammonimento a chi governa, una esortazione a chi – la cittadinanza – deve collaborare a ritrovare quella dignità che è, sovente, come un muro che manifesta crepe.
«La città si ritrovi e diventi degna dei suoi abitanti»
di Franco Tontoli
Domenica 27 Dicembre 2015, 00:35
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