Omicidio di Antonella Lettieri, si indaga sul movente: «Nessuno
ha collaborato spontaneamente»

Un momento della conferenza stampa tenutasi a Crotone
Un momento della conferenza stampa tenutasi a Crotone
di Serafina Morelli
Venerdì 17 Marzo 2017, 16:23 - Ultimo agg. 16:30
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Cirò Marina - «Il lavoro comincia adesso». Sono ancora tanti gli elementi da chiarire per far luce sul delitto di Antonella Lettieri, la commessa di 42 anni uccisa la sera dell’8 marzo nella sua abitazione a Cirò Marina, nel Crotonese. Dopo il fermo del 50enne bracciante agricolo, Salvatore Fuscaldo, accusato di omicidio volontario pluriaggravato, le indagini vanno avanti: «Non siamo a una svolta - ha precisato il colonnello Salvatore Gagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Crotone -. Non abbiamo finito di lavorare e stiamo continuando a verificare alcuni elementi appresi nel corso degli interrogatori di persone vicino alla donna. Ne abbiamo sentito circa una trentina». E tuttora si continuano ad ascoltare altri testimoni. Così come proseguono le ispezioni dei luoghi alla ricerca dell’arma del delitto e di nuovi elementi di prova: «Con lo squadrone Cacciatori di Vibo Valentia stiamo anche perlustrando le zone non urbane di Cirò».

Nel corso della conferenza stampa gli inquirenti hanno spiegato che hanno deciso di effettuare il fermo nei confronti di Fuscaldo per timore di una fuga del 50enne dopo le risultanze delle analisi del Ris di Messina: l’estrazione del dna dalle tracce ematiche rinvenute nell’auto dell’uomo ha confermato che si trattava del sangue della vittima. I militari del Ris sono ancora al lavoro e «stanno compiendo altri tipi di accertamenti, anche sul cellulare. Sono in corso – ha spiegato il colonnello Gagliano – altre analisi nei laboratori del Ris sugli elementi raccolti sulla scena del crimine e nei luoghi frequentati dalle persone indagate». Insieme a Fuscaldo infatti sono indagati la moglie, F.A. di 48 anni e un uomo di 42 anni che frequentava la vittima. Antonella Lettieri aveva un rapporto di amicizia con i due coniugi, suoi vicini di casa.

I carabinieri, al momento, non si sbilanciano né sull’arma (potrebbero essere due), né sul movente o possibili complici: «Al momento – ha affermato Gagliano - non si può confermare né escludere alcunché. Stiamo mettendo in ordine le tessere del puzzle ed un contributo potrebbe arrivarci dall'esame del cellulare e analizzando le prove documentali e scientifiche che abbiamo raccolto». Gli inquirenti hanno ribadito la violenza con la quale è stata ammazzata la commessa di Cirò Marina. Uccisa in modo brutale, con violenza nonostante lei abbia provato a difendersi, arrendendosi alla fine ai colpi del suo assassino. «Non è stato un omicidio silenzioso, la donna si è difesa strenuamente, ma nessuno ha sentito le grida mentre veniva ammazzata». Gli inquirenti hanno chiesto una maggiore collaborazione ai cittadini. In tanti ieri sera hanno atteso Fuscaldo all’uscita dalla caserma. «Abbiamo operato la cattura in modo silenzioso e discreto – ha detto il colonnello Gagliano - mandando una pattuglia in borghese a casa dell'indagato e chiedendogli di seguirci in caserma per notificargli gli atti. Lui è venuto senza alcun commento. All'uscita abbiamo trovato centinaia di persone che sapevano del fermo. Invece per l'omicidio ancora nessuno è venuto spontaneamente a collaborare. Sappiamo che il nostro operato è stato apprezzato, e speriamo adesso di avere un riscontro dai cittadini».

Intanto per oggi pomeriggio è stata allestita la camera ardente per Antonella Lettieri, nella sala consiliare del Comune di Cirò Marina. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio e per l’occasione il sindaco, Nicodemo Parrilla, ha proclamato il lutto cittadino.
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