Tre furti in pochi giorni: preso e scarcerato

Il gip ha disposto solo l'obbligo di firma

Il tribunale di Benevento
Il tribunale di Benevento
Mercoledì 13 Settembre 2023, 10:22
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Torna in libertà Marco Chiariello, di 24 anni, finito in carcere perché coinvolto nel furto di una Fiat Panda avvenuto a Reino lunedì scorso. Il Gip Maria Di Carlo ha deciso per lui l'obbligo di firma quattro giorni la settimana presso la caserma dei carabinieri. Il pubblico ministero Maria Colucci aveva chiesto per l'indagato il divieto di dimora nel Sannio. L'altro arrestato sempre per questo furto, Angelo Liberti di 41, era agli arresti domiciliari e vi è rimasto. I due, convocati dal Gip ieri pomeriggio per essere ascoltati, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Sono difesi dagli avvocati Massimiliano Cornacchione e Fabio Russo. Chiariello e Liberti erano stati bloccati alla guida della Fiat Panda e di un'altra auto di loro proprietà, una Musa, lungo la strada che conduce a Pietrelcina in un' attività congiunta tra gli agenti della Volante della questura e i carabinieri della Compagnia di Benevento.

Tra l'altro Chiariello in precedenza era stato denunciato altre due volte a piede libero, a distanza di pochi giorni, per un furto e ricettazione.

Da Reino a Bonea: il giudice monocratico del Tribunale di Benevento Simonetta Rotili ha assolto Eugenio Perone, 52enne del centro caudino. In particolare l'uomo era imputato, quale gestore e titolare di un autolavaggio a Montesarchio, di aver creato una sorta di discarica abusiva, perché nell'area retrostante all'esercizio, avrebbe abbandonato e comunque depositato in modo incontrollato veicoli presuntivamente fuori uso, pezzi di motori di camion, un cospicuo quantitativo di materiale ferroso, molti pneumatici ed altri rottami. I fatti contestati, che risalgono a maggio 2019, comportarono anche il sequestro dell'area e di tutto il materiale sulla stessa depositata. All'esito del dibattimento, il giudice, accogliendo la tesi dei legali Vittorio Fucci e Cosimo Servodio, ha assolto il 52enne disponendo anche il dissequestro dell'area e delle cose ivi depositate.

È stato rinviato a giudizio dal Gup Vincenzo Landolfi, pubblico ministero Licia Fabrizi, un appuntato dei carabinieri A. C. di 57 anni, di origini lucane e residente a San Nicola Manfredi, in servizio presso la sezione operativa dei carabinieri di Benevento, e destinato al servizio scorte dei magistrati della Procura. L'uomo è stato difeso dall'avvocato Antonio Leone. Era indagato per truffa, falso e danneggiamento. Il reato di danneggiamento scaturiva dal fatto che nei suoi confronti è stata presentata una denuncia nel maggio del 2021 dal proprietario di un'Alfa Romeo Giulietta, sulla quale aveva trovato dei graffi quando era andato a riprenderla nel parcheggio di un centro commerciale a San Giorgio del Sannio. L'analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza installato nel piazzale ha consentito di individuare nel carabiniere colui che, sceso da una macchina, con un oggetto appuntito aveva graffiato la portiera anteriore del lato passeggero.

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Nei suoi confronti sono stati ipotizzati anche i reati di truffa e falso. Gli inquirenti avevano inoltre appurato irregolarità sulle presenze in servizio. Secondo l'accusa in quei giorni in cui i magistrati presso cui doveva prestare la tutela non si erano recati in ufficio. Inoltre il militare aveva omesso di comunicare ai propri vertici dell'Arma le assenze per ferie dei magistrati a cui era preposto, espletando così il servizio in assenza di coloro che doveva tutelare. Per cui gli inquirenti ritengono che, per servizi non espletati e retribuzioni, si fosse procurato un ingiusto profitto per una somma non inferiore ai 1.200 euro. 

 

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