Strutture e diagnostica: Asl, tre anni per la svolta

Il manager dell'Asl Volpe spiega il programma triennale 2024/26, oltre alla riorganizzazione del servizio 118

L'ex casa del Pellegrino di Pietrelcina
L'ex casa del Pellegrino di Pietrelcina
di Luella De Ciampis
Domenica 21 Aprile 2024, 00:00
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Asl, il programma triennale 2024/26, oltre alla riorganizzazione del servizio 118, oggetto di discussione e proteste, prevede una serie di interventi che includono anche i progetti finanziati con i fondi del Pnrr. In questo ambito, le strutture da realizzare per la fine del 2024 sono le cot (centrali operative territoriali) cui si aggiungeranno 5 ospedali e 11 case di comunità da aprire per fine dicembre 2026.

«Stiamo lavorando a ritmi serrati – spiega il direttore generale Gennaro Volpe - per attivare le cot anche prima della fine dell'anno in corso. Per questo, abbiamo acquisito un terreno nel Comune di Montesarchio adatto alla costruzione della sede della centrale operativa. È già a regime l'ospedale di comunità di San Bartolomeo in Galdo che funziona a pieno ritmo e che sarà affiancato da una casa di comunità e da una centrale operativa che cercheremo di aprire prima di fine anno. A San Bartolomeo sono stati installati anche una Tac di ultima generazione e un nuovo mammografo per sopperire alle necessità della popolazione e per evitare accessi impropri agli ospedali del territorio. Credo sia la prima volta in assoluto che le strutture dell'Asl sannita dispongano di macchinari per l'erogazione di prestazioni di questo tipo. Nell'ex ospedale di Cerreto Sannita è prevista l'apertura di una cot, dell'ospedale e della casa di comunità, oltre all'hospice per le cure palliative, al centro antidiabete e all'ambulatorio di Gastroenterologia, già in funzione.

Cerreto è stato dotato di una Tac e di una risonanza magnetica all'avanguardia, mentre nei vari distretti aziendali saranno installati sette nuovi mammografi».

L'obiettivo è quello di consentire alla popolazione femminile del Sannio di eseguire la mammografia senza allontanarsi troppo dal luogo di residenza e di rivolgersi all'ospedale solo in caso di effettiva necessità. «Per aprire cot, ospedale e casa di comunità nella ex “Casa del pellegrino” di Pietrelcina – continua Volpe - saranno necessari tempi più lunghi perché l'immobile di proprietà dell'Asl è in stato di abbandono ormai da troppi anni e necessita di una ristrutturazione molto accurata. A Benevento e San Giorgio del Sannio le centrali operative territoriali saranno allocate all'interno delle sedi distrettuali, mentre potenzieremo l'attività dell'Uccp (unità di cure primarie) di San Giorgio tenendo aperta la struttura sia di giorno che di notte, contando sull'ausilio dei medici di Medicina generale e di continuità assistenziale. Nell'ambito delle attività che rientrano nel Pnrr è prevista anche una rete sul piano organizzativo e informatico».

LA MAPPA

Sono 11 i Comuni destinati ad avere le case di comunità, mentre per 5 è prevista l'attivazione delle centrali operative territoriali e per altri 5 la realizzazione di ospedali di comunità. Le schede di intervento già caricate per l’attivazione di case di comunità riguardano i Comuni di Benevento, Cerreto Sannita, Montesarchio, Morcone, Pietrelcina, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio del Sannio, San Marco dei Cavoti, Sant’Agata dei Goti, Telese Terme e Torrecuso. Gli ospedali di comunità saranno realizzati a Cerreto Sannita, Montesarchio, Pietrelcina, San Bartolomeo in Galdo e Sant’Agata dei Goti. Gli interventi relativi alle centrali operative territoriali riguardano Benevento, Cerreto Sannita, Pietrelcina, San Bartolomeo in Galdo e Sant’Agata dei Goti. Ci sarà una cot per circa 60.000 abitanti, per favorire la valutazione multidimensionale e la presa in carico socio-sanitaria delle segnalazioni non urgenti di assistiti fragili, da parte di vari operatori per l'accesso guidato nella rete di servizi territoriali, all'assistenza domiciliare integrata, semiresidenziale e residenziale e nei passaggi tra luoghi di cura diversi.

«La mia strategia – conclude Volpe – è sempre stata improntata alla sinergia con le istituzioni del territorio e con i sindaci per offrire una gamma di servizi risolutivi in ambito sanitario. Stiamo riattando vecchi edifici di proprietà dell'Asl per farne case e ospedali di comunità per cui è prevista un'apertura al pubblico h24 per 7 giorni a settimana. Questo presuppone anche l'impiego di molto personale medico, infermieristico e ausiliario da destinare alle nuove strutture che rivoluzioneranno l'assetto sanitario del Sannio».

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