San Giorgio del Sannio, un poker per la corsa al Comune, ma nessuna donna

In lizza Franco Cuomo, Giuseppe Ricci, Maurizio Bocchino e l'ex sindaco Ciampi

San Giorgio del Sannio
San Giorgio del Sannio
di Achille Mottola
Venerdì 22 Marzo 2024, 08:41
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Franco Cuomo, Giuseppe Ricci, Maurizio Bocchino e, forse anche l'ex sindaco Angelo Ciampi. Chi dei quattro indosserà la fascia tricolore da primo cittadino sangiorgese? E se alla fine spuntasse quell'outsider che diversi auspicano? Magari una donna.

Ma il tempo non è una variabile infinita. E anche i salvatori della patria devono ricordarselo, prima o poi. Intanto si registrano anche prove generali di sintesi tra gli schieramenti in campo e alleanze a geometrie variabili. Nell'importante centro del Medio Calore, nelle ultime ore si apprende di un forte lavoro sottotraccia. Sarebbero ore intense, a tratti convulse, ma decisive nelle varie squadre, con gruppi, gruppetti che s'incontrano, riunioni e telefonate. Siamo però ancora alla ricreazione, quando tutti parlano con tutti, anche se al suono della campanella tutti dovranno tornare in classe, prendersi le proprie responsabilità e convincere stavolta gli elettori non i professori come ai tempi della scuola.

Mentre si apprende che sarebbe pronto qualche passo indietro o anche di lato per addivenire a scelte condivise e compattare le forze in campo, si parla con insistenza di un possibile ritorno nell'agone amministrativo dell'ex sindaco Angelo Ciampi, la cui posizione nella nota e delicata vicenda giudiziaria non gli precluderebbe una candidatura a sindaco o a consigliere.

Ma ricapitoliamo le possibili candidature: oltre quella annunciata da subito da Franco Cuomo, che prosegue nella diffusione delle sue pillole quotidiane di programma e di candidati non disdegnando di fare proposte concrete per la crescita e lo sviluppo del territorio, tiene banco la discesa in campo, delineatasi ancor prima, di Giuseppe Ricci che ha giocato d'anticipo, anche nelle opzioni politiche (il passaggio da Forza Italia a Noi di centro con Alessia Accettola e la contestuale presa di distanza dall'ex parlamentare Mario Pepe di cui era stato vice sindaco), per prepararsi a una campagna elettorale lunga e dai toni che si annunciano molto alti.

Ricci ed i suoi sono in campagna elettorale già da tempo e continuano a scandagliare metro per metro l'intera comunità cittadina.

Si ricorderà, inoltre, che alcuni componenti della compagine di Ricci hanno pure superato gli iniziali veti posti sulla candidatura di Giovanna Annese, mastelliana di ferro, ex assessora all'ambiente della giunta Ciampi. Tutto sembra tacere nell'entourage dell'ex vice sindaco Maurizio Bocchino che pure potrebbe essere della partita. Si ricorderà che ha alle sue spalle l'associazione culturale «Uniti per San Giorgio del Sannio» di cui è presidente e con la quale ha presentato ricorso al Tar contro la delibera dell'ex commissaria prefettizia Patrizia Vicari che aveva fatto aderire il Comune alla società mista Sannio Acque.

Per molti attenti osservatori l'atteggiamento di Bocchino sarebbe una sorta di «silenzio cantatore», vale a dire una fase interlocutoria per comporre accordi e tessere alleanze. In quest'ottica si spiegherebbe anche il grande fermento che si registra in casa Pd, il cui circolo è stato recentemente commissariato, con incontri del gruppo di studio, coordinato da Giancarlo Bruno e dei sub commissari Enzo Parziale, Antonella Pepe e Giovanna Petrillo. Si starebbe ragionando su una proposta programmatica congiunta ed unitaria con una coalizione ampia ed inclusiva, aperta a tutte le forze civiche e politiche che intendono portare avanti un percorso partecipato alla comunità, mettendo al centro i bisogni dei cittadini e aprendo una fase nuova di discontinuità con il passato».

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Sarà interessante conoscere i contenuti dei programmi e delle soluzioni per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo del paese: dall'esigibilità del diritto alla salute al tema ambientale ed energetico, dalla valorizzazione degli spazi (ex Eti, area fiera) alla viabilità e mobilità, dalla questione giovani alle povertà e fragilità sociali.
Ad ogni modo in tutti gli schieramenti la campagna elettorale è ormai entrata nel vivo perchè il tempo stringe e il lavoro da fare per assicurarsi il consenso è impegnativo.

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