Limatola. Furbetti del cartellino, in quattro vanno a giudizio

Acccusati dipendenti del Comune

Il tribunale di Benevento
Il tribunale di Benevento
Mercoledì 22 Febbraio 2023, 11:12
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Accusati di truffa per essersi assentati alcune ore dal posto di lavoro, sono stati rinviati a quattro dipendenti del Comune di Limatola. Il processo, ieri, davanti al gup VIncenzo Landolfi che ha deciso di mandare a processo i quattro con udienza fissata il 26 ottobre, davanti al magistrato monocratico Perrotta. Le indagini hanno riguardato fatti che si sono svolti nell'arco di tre mesi, tra maggio e luglio del 2018, pubblico ministero Flavia Felaco. Gli imputati sono Salvatore Aragosa, 71 anni, all'epoca dei fatti responsabile dell'Ufficio tecnico area urbanistica e lavori pubblici, Michele Ferrara, 63 anni, collaboratore presso i servizi anagrafici e stato civile; Antonio Bernardo, 61 anni, responsabile Area amministrativa e Affari generali, oltre a Michele Marotta, 67 anni, responsabile Area 2 tecnica manutenzione e Suap.

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A dare il via alle indagini era stata una denuncia presentata alla questura dal sindaco Domenico Parisi.

Gli agenti avevano collocato presso il Comune delle telecamere. Poi avevano avuto le varie vidimazioni fatte dai dipendenti al momento in cui iniziavano il servizio presso gli uffici comunali. Successivamente, secondo l'accusa, si assentavano arbitrariamente senza vidimare il cartellino e senza svolgere attività istituzionali, inducendo in più occasioni il Comune circa la loro presenza.

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A conclusione delle indagini il sostituto procuratore Francesco Sansobrino che aveva coordinato le indagini della Questura aveva addebitato ad Aragosa assenze per 592 minuti, pari a 9 ore e 86 minuti su 59 giorni lavorativi, ed un presunto ingiusto profitto di oltre 24 euro per ogni ora; a Ferrara assenze per 155 minuti in pratica 2,35 ore su 59 giorni per la somma di14.73 euro all'ora; per Bernardo 735 minuti pari a 12 ore e 25 minuti su 59 giorni per 22,06 euro all'ora; per Marotta 217 minuti per 3 ore e 37 minuti su 59 giorni per un importo di 14,53 euro per ogni ora. I quattro sono difesi dagli avvocati Pietro Farina, Paolo Coppola Carmine Iannuzzi, Antonio Di Santo e Filippo Coppola.
 

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