Giro di prostituzione gestito da cinesi tra le valli Caudina e Telesina e Napoli, scatta un ultimo arresto. A Terni, il personale del comando provinciale della Guardia di Finanza è riuscita a individuare un cinese, residente a Napoli, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa nel febbraio scorso dal gip del tribunale di Benevento dopo le indagini coordinate dalla Procura del capoluogo sannita, retta da Aldo Policastro, e condotte dai carabinieri della compagnia di Montesarchio. Proprio a febbraio, in varie località, erano state eseguite altre ordinanze di misura cautelare nei confronti di altri cinesi e italiani. L'indagato, ora arrestato, è stato condotto dalle fiamme gialle presso la sua abitazione di residenza partenopea, dove è ristretto ai domiciliari.
È gravemente indiziato a vario titolo di reati che vanno dall'associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione alla coltivazione di marijuana, furto, ricettazione, sostituzione di persona, favoreggiamento della permanenza illegale nel territorio dello Stato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e indebita percezione del Reddito di Cittadinanza.
Le due cinesi, secondo l'accusa, avrebbero deciso dove aprire le case d'appuntamento e organizzato lo spostamento delle donne che si prostituivano trattenendo i loro documenti. Dopo aver costituito una sorta di call center nel rione Vasto di Napoli, avrebbero gestito case d'appuntamento sparse in tutta la Campania e inoltre a Cosenza e Sassari. Pertanto i clienti sarebbero stati dirottati preso le località più vicine e concordando telefonicamente il tipo e il costo della prestazione. Nel corso delle perquisizioni, i carabinieri hanno sequestrato una documentazione da cui risultavano i profitti dell'organizzazione e diverse centinaia di migliaia di euro. Nel corso del blitz, era stata anche sequestrata droga a Puglianello.