Gesesa, dopo tre anni dissequestrati 12 depuratori

La Procura di Benevento, agli albori dell'inchiesta, tentò di fare luce sul funzionamento dei depuratori

Un'autobotte di Gesesa
Un'autobotte di Gesesa
Martedì 26 Marzo 2024, 12:19
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Gesesa comunica che questa mattina ha ricevuto la notifica del provvedimento del Tribunale di Benevento con cui è stato disposto il dissequestro dei depuratori. A seguito di tale provvedimento giudiziario, Gesesa ritorna nel pieno possesso di tutti i 12 depuratori sottoposti a sequestro nel maggio 2020: tre a Benevento (Ponte della Tavole, Capodimonte, Pontecorvo), due a Telese Terme (San Biase e Scafa), uno ciascuno a Frasso Telesino, Melizzano, Forchia, Castelpoto, Ponte, Sant'Agata de' Goti e Morcone. Questi ultimi si vanno ad aggiungere agli altri 18 non oggetto di sequestro, per un totale di 30 depuratori gestiti da Gesesa sul territorio della Provincia di Benevento.

La Procura di Benevento, agli albori dell'inchiesta, tentò di fare luce sul funzionamento dei depuratori, in quanto alcuni impainti fognari scaricavano direttamente nei fiumi Calore e Sabato, inquinandoli pericolosamente. 

Il presidente del Consiglio di amministrazione di Gesesa, avvocato Domenico Russo, dichiara: «Oggi è per me il giorno più bello da quando ho assunto il ruolo di presidente nel gennaio 2021.

Ero consapevole della estrema complessità della situazione e del lungo percorso da intraprendere, conseguente al sequestro dei 12 depuratori avvenuto nel maggio 2020 e al relativo procedimento penale, che ricordo aver generato anche un ulteriore sequestro di beni per oltre 78 milioni di euro, nel novembre 2021, che siamo poi riusciti a superare facendo valere le nostre ragioni in sede giudiziaria ed evitando così il probabilissimo fallimento della società. Quindi, oggi la soddisfazione è tanta. Questo provvedimento di dissequestro certifica la qualità del lavoro svolto». 

L’amministratore delegato di Gesesa, ingegnere Salvatore Rubbo, incalza: «Appena nominato ad ho da subito posto particolare attenzione, oltre che mettere a disposizione il mio bagaglio di conoscenze, a questo fondamentale segmento del servizio idrico integrato. Il lavoro svolto con l’amministratore giudiziario e con il Comitato tecnico è stato sempre orientato, nel rispetto dei reciproci ruoli, al raggiungimento del risultato e già da ottobre del 2022 Gesesa ha gestito gli impianti in autonomia, elevandone sempre più il livello di efficienza. Gesesa ha investito negli ultimi tre anni oltre due milioni e mezzo di euro su tutti i 30 impianti di depurazione gestiti. Tuttavia, in questo momento di giusta soddisfazione, ritengo opportuno porre l’attenzione sull’estrema delicatezza gestionale di tali impianti. Si tratta di un argomento molto ampio, che riguarda necessariamente anche la variabilità della qualità del liquame influente ma, dovendo sintetizzare, basti sapere che gestire tanti impianti medio-piccoli, di cui la gran parte con una vetustà pluridecennale e, seppur costantemente manutenuti ed efficientati, con una capacità depurativa prossima alla saturazione, ci costringe a dover intervenire, tutti i giorni, con regolazioni continue o con interventi necessari per garantire la loro funzionalità idraulico-depurativa». 

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