Benevento, campi da golf, il «no» degli ambientalisti ma l'iter non si ferma

Si va verso la firma dell'accordo, le associazioni si dicono contrarie

Benevento, campi da golf, il «no» degli ambientalisti ma l'iter non si ferma
Benevento, campi da golf, il «no» degli ambientalisti ma l'iter non si ferma
di Paolo Bocchino
Martedì 19 Marzo 2024, 10:18
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Campo da golf: c'è il no degli ambientalisti, ma il progetto avanza verso la firma dell'Accordo di programma. Scaduti i termini per le osservazioni sulla Valutazione ambientale strategica del Tierra Samnium Golf Club. Allo scoccare dei 45 giorni assegnati dall'Avviso pubblico dell'1 febbraio, al protocollo di Palazzo Mosti sono pervenuti i rilievi formalizzati dalle associazioni «Altrabenevento» e «Acqua Bene Comune» sul Rapporto ambientale e la Sintesi non tecnica del progetto della Antum Immobiliare.

Osservazioni che dovranno essere vagliate adesso dall'ufficio Urbanistica cui competerà, d'intesa con l'ufficio Vas, stilare il parere conclusivo sulla Valutazione ambientale strategica atteso a breve. In caso di verdetto favorevole, assai probabile, tornerà in campo la politica. Sarà il sindaco Clemente Mastella a siglare l'Accordo di programma con la società proponente. Entro 30 giorni dalla firma, il testo dovrà essere ratificato dal Consiglio comunale, decretando l'approvazione del progetto in variante urbanistica. Il proponente dovrà quindi presentare il Piano urbanistico attuativo con valenza di permesso di costruire, acquisendo i pareri di rito degli enti che per legge devono essere forniti entro 60 giorni. Si passerà all'adozione in giunta del Piano attuativo che dovrà restare in pubblicazione sul Bollettino regionale per 30 giorni. Ultimo passo prima dei lavori, l'approvazione del Piano attuativo da parte dell'esecutivo municipale. Presumibilmente, il via libera definitivo al Tierra Samniun Golf Club arriverà entro il prossimo autunno.

Cinque le osservazioni mosse da Altrabenevento. L'associazione guidata da Gabriele Corona eccepisce in primis la «mancata coerenza della variante al Piano urbanistico con il Piano territoriale di coordinamento provinciale». «Anche per la zona interessata dalla proposta di variante - osserva il sodalizio - si applicano le disposizioni comuni alle altre zone costituenti il paesaggio agrario finalizzate al mantenimento delle caratteristiche». Si rileva poi la «incompatibilità dell'intervento per violazione della legge regionale 13/2022». «All'articolo 1 - scrive Altrabenevento - è espressamente previsto il contrasto al consumo di suolo. I 37 ettari che si vogliono occupare con una iniziativa privata andranno a incrementare il consumo di suolo». In proposito, l'associazione contesta la «mancata compensazione»: «Il plusvalore generato dalla trasformazione - scrivono - è solo del privato». Eccepite inoltre questioni inerenti la mobilità.
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Sul consumo abnorme di risorse idriche si sofferma in particolare il documento di osservazioni del comitato Acqua Bene Comune. Per gli attivisti, «il progetto è ad alto impatto ambientale per i territorio, e la sua realizzazione deve essere considerata fortemente temeraria per le ripercussioni che avrebbe sui fabbisogni d'acqua. Non è un caso che un campo da golf di simili dimensioni non sia stato ancora realizzato al Sud». Considerazioni alle quali il sodalizio del portavoce Giannicola Seneca giunge dopo aver evidenziato «l'enorme spreco della risorsa idrica». «A dire della Antum immobiliare - scrive il comitato Abc - la superficie da irrigare sarebbe "soltanto" di 260.061 metri quadrati.

Ma i dati indicati nel progetto non sono compatibili con le metrature effettive necessarie per realizzare la superficie verde di un campo da golf a 18 buche. I circa 30 ettari indicati basterebbero a malapena per un campo a 9 buche».

Citando studi Ispra, Abc conclude: «Si prevedono sino a 25mila metri cubi di acqua consumata al mese. Questo vuol dire che ogni 24 ore, un campo da golf si beve la stessa quantità consumata da un paese di 8mila persone. L'approvvigionamento, secondo Antum, dovrebbe avvenire tramite 17 pozzi localizzati all'interno dell'area del campo, e da 4 vasche di raccolta. Ne deriva che l'irrigazione del "green" è fortemente condizionata dalle precipitazioni piovose. Quando ci troveremo in presenza di periodi di prolungata siccità, che si verificano oramai sia d'estate che d'inverno, la struttura andrà in sofferenza e condizionerà il fabbisogno idrico delle zone confinanti».

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