Campi da tennis a Benevento, si allungano i tempi: ora nuove verifiche

Servono approfondimenti rispetto alla valutazione ambientale strategica

Per i campi da tennis si allungano i tempi, ora nuove verifiche
Per i campi da tennis si allungano i tempi, ora nuove verifiche
di Paolo Bocchino
Mercoledì 23 Agosto 2023, 11:41
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Campo da golf, si va al Vas. Come per la verifica postuma sulla regolarità di un goal, sarà necessario un controllo più approfondito per stabilire se la Antum immobiliare potrà esultare o dovrà accantonare l'ipotesi di realizzare la maxi struttura sportivo-ricettiva programmata tra Cretarossa e Coluonni. E del resto era difficile immaginare che «uno dei campi più grandi di tutto il Sud Italia», come rivendicato dagli stessi promotori, potesse incassare i permessi senza la Valutazione ambientale strategica. Un intoppo in più per i proponenti e i fan dell'operazione sostenuta anche dal Credito sportivo. Assolutamente niente di compromesso, ma si allungano di almeno due mesi i tempi della partita che si sarebbe chiusa già il 4 settembre qualora i funzionari comunali avessero accertato la non assoggettabilità a Vas. Ma non è stata di questo avviso la responsabile dell'ufficio Vas Simona De Filippo, fresca di incarico ma notoriamente rigorosa nell'applicazione delle procedure. Troppo nitidi, del resto, i confini tracciati dall'articolo 12 del Codice dell'ambiente e dal Regolamento regionale che disciplinano i casi in cui gli interventi proposti devono superare lo scoglio della «verifica di piani e programmi che possono avere un impatto significativo sull'ambiente».

Un dubbio che era già rimbalzato, come si ricorderà, tra i banchi consiliari al momento dell'approvazione della dichiarazione di interesse pubblico avvenuta lo scorso 28 aprile. Via libera dato dalla sola compagine mastelliana, convinta assertrice delle ricadute virtuose sul territorio, mentre gli oppositori incalzavano sui possibili impatti ecologici e idrici della struttura da 18 buche e 90 ettari, 32 dei quali da trasformare urbanisticamente per consentire la realizzazione di un resort, una club house, aree ospitalità.

Eccezioni premature, fecero notare i consiglieri di maggioranza, perché le valutazioni del caso sarebbero state effettuate in sede d'ufficio. Un momento che è dunque arrivato, come accertato nel briefing tecnico-politico svoltosi ieri mattina a Palazzo Mosti. Presenti lo stesso primo cittadino Clemente Mastella (al debutto post ferie), il vicesindaco Francesco De Pierro, la delegata all'Urbanistica Molly Chiusolo, il dirigente di settore Vincenzo Catalano, la responsabile Vas Simona De Filippo. Collegato da remoto il dirigente dei Lavori pubblici Antonio Iadicicco. De Filippo ha snocciolato i riferimenti normativi, giudicati eloquenti, e i contributi forniti alla procedura dagli "sca", ovvero i soggetti competenti per l'ambiente, con i quali si è detta sostanzialmente concorde.

In particolare, Regione e Provincia hanno sollevato obiezioni relativamente alla conformità della proposta alle disposizioni normative e al Piano di coordinamento territoriale.

I tecnici di Palazzo Santa Lucia si sono espressi nettamente per l'assoggettabilità a Vas, mentre la Rocca si è limitata ad auspicare il medesimo epilogo considerando l'area «particolarmente vulnerabile» in considerazione dei corridoi ecologici. Sarà dunque la procedura disciplinata dal Codice ambientale a decretare le sorti del Tierra Samnium Golf Club. Ovvero, il proponente dovrà produrre un Rapporto ambientale completo nel quale, stando alle norme «debbono essere individuati, descritti e valutati gli impatti significativi che l'attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull'ambiente e sul patrimonio culturale, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale». Il rapporto, accompagnato dalla meno ostica «sintesi non tecnica», sarà sottoposto alla fase di consultazione della durata di 45 giorni decorrenti dalla pubblicazione sul Burc regionale e all'Albo pretorio comunale. Periodo nel quale, recita la norma, «chiunque può presentare proprie osservazioni in forma scritta, in formato elettronico, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi».

Facile immaginare che questa sarà la finestra dalla quale si affacceranno anche le polemiche, i rilievi delle associazioni di tutela ambientale e paesaggistica, e gli altri detrattori di un'iniziativa che si è già mostrata tra le più divisive del dibattito pubblico. Difficile quantificare con esattezza i tempi di completamento della procedura che verrà definita con provvedimento conclusivo Vas del settore Urbanistica del Comune, autorità procedente. E il sindaco, come la pensa in proposito? «Ho ascoltato i tecnici e preso atto delle risultanze dell'istruttoria - assicura Mastella - Ben vengano tutti gli approfondimenti del caso sanciti dalla normativa. Ho soltanto raccomandato di evitare lungaggini burocratiche immotivate. L'intervento imprenditoriale, alle previste condizioni di legge, rappresenterà un'occasione storica per lo sviluppo della città e dell'intera provincia».
 

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