Benevento, per il campanile parte la missione recupero: bonifica dal guano e consolidamento

Per decenni i piccioni sono stati i soli a visitare la torre

Il campanile
Il campanile
di Antonio Martone
Giovedì 28 Marzo 2024, 11:07
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Salvare il campanile di Santa Sofia, questa la mission del Comune di Benevento impegnato ad operare su due fronti. Metterlo in sicurezza e difenderlo dall'invasione dei piccioni, liberandolo, in particolare dal guano, particolarmente pericoloso a livello igienico e anche estremamente corrosivo poiché porta muffa ed umidità. Una operazione che si intende portare a compimento nel più breve tempo possibile per salvaguardare la storica struttura che costituisce uno dei monumenti più apprezzati e suggestivi del centro storico del capoluogo.

Nell'ottica di evitare la perdita di tempo prezioso per la sicurezza del sito, si inquadra la determina con cui il dirigente del settore Lavori Pubblici, architetto Antonio Iadicicco, ha affidato l'intervento ritenuto «urgente» all'Oeep Service srl, azienda che ha sede a Montesarchio, per ripulire l'interno del campanile dal lascito dei suoi più assidui ed ormai storici frequentatori, appunto i piccioni, con relativo trasporto e smaltimento dei rifiuti.

Prevista anche l'installazione di telai provvisori con rete da applicare alle aperture del campanile per evitare nuovi e ulteriori ingressi dei volatili.

Una operazione che costerà 4.000 euro oltre all'Iva, e che è obbligatoria per consentire ai professionisti incaricati della progettazione lo svolgimento di tutte le attività che consistono nel fare indagini e rilievi per stilare un progetto ed il piano d'intervento. Attualmente, infatti, è rischioso, deleterio e quasi impossibile accedervi visto che ci sono svariati centimetri di guano. Toccandolo o inalando il pulviscolo si rischia di contrarre la toxoplasmosi malattia che può essere asintomatica ma che provoca diversi e consistenti danni all'organismo dell'uomo.

Erano diversi anni che non veniva predisposta una bonifica, motivo per cui era stata disposta la chiusura al pubblico del campanile malgrado continue richieste di comitive di turisti diretti nella vicina chiesa di Santa Sofia, patrimonio Unesco. I sopralluoghi saranno il primo passo concreto per dare successivamente il via all'affidamento dei lavori in virtù del finanziamento di 770mila euro stanziato dal ministero della Cultura destinato al consolidamento della mastodontica torre che alloggia le campane e che fu costruita per la prima volta tra il 1038 ed il 1056 da Gregorio II, abate di Santa Sofia sotto il principato di Pandolfo III di Benevento, come si legge da un'epigrafe metrica scritta in caratteri longobardi, in una lapide incastrata nella parete del campanile attuale. «I lavori inizieranno entro l'anno dice l'architetto Simona De Filippo, responsabile unico del procedimento nominata dal Comune ed abbiamo già dato incarico ad un raggruppamento di professionisti di studiare il caso.

Il capogruppo mandatario è l'ingegnere Michele Candela di Avellino esperto in consolidamenti di monumenti vincolati, con lui ci saranno diversi altri esperti tra cui anche l'architetto Amata Verdino di San Leucio del Sannio. Dovranno effettuare indagini per verificare lo stato delle strutture e la vulnerabilità sismica e interpretare la situazione individuando il tipo di intervento per il quale poi ci dovrà essere il placet della Soprintendenza alle Belle Arti ed al Paesaggio.

Naturalmente dovranno fare vari accessi che al momento non sono possibili per una questione di igiene e salute, motivo per cui abbiamo ritenuto di far effettuare una bonifica urgente. Contestualmente la ditta apporrà delle protezioni a tutte le aperture e chiarisco che si tratta di chiusure temporanee e che quindi non saranno particolarmente gradevoli esteticamente. Successivamente nell'ambito del progetto per il quale sono al lavoro i professionisti si studieranno delle soluzioni architettonicamente compatibili, per chiudere tutti gli accessi ma in modo da salvaguardare la bellezza del campanile».

Guerra ai piccioni, dunque, e preoccupazioni per la stabilità del campanile le priorità fissate dalla giunta Mastella. Per il futuro, dopo che saranno completati tutti gli interventi l'obiettivo è quello di aprire la vecchia torre e renderla visitabile fino alla cima, a turisti e residenti puntando anche ad una manutenzione quotidiana da parte di addetti. Sarebbe una attrazione in più di indubbia importanza.

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