Avellino, torna Chitarre al Cimarosa con il Volterra Project Trio

Ritorna con un appuntamento di spicco la rassegna internazionale del Conservatorio di Avellino

L'auditorium del Cimarosa
L'auditorium del Cimarosa
di Massimo Roca
Giovedì 7 Marzo 2024, 00:00 - Ultimo agg. 08:03
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Ritorna con un appuntamento di spicco la rassegna internazionale Chitarre al Cimarosa. Domani alle 20 nell’aula magna Mario Cesa del Conservatorio di Avellino è atteso il Volterra Project Trio. Un esperimento nato durante i corsi organizzati e tenuti dalla famosissima chitarrista greca Antigoni Goni che ha coinvolto Luca Isolani e Maarten Vandenbemden. Antigoni Goni vanta una carriera importante a livello accademico.

È stata la fondatrice del Dipartimento di Chitarra della Juilliard Pre-College Division della Juilliard School di New York City che ha presieduto e dove ha insegnato per 10 anni. È stata anche professore a contratto presso la Columbia University, professore associato onorario presso la Royal Academy of Music di Londra e membro del consiglio di amministrazione della Guitar Foundation of America. Dal 2005 è direttrice del Dipartimento di Chitarra del Conservatorio Koninklijk di Bruxelles. Nel 2015 è stata nominata professore dell'anno e le è stato assegnato il premio Madame de la Hault. Nel 2007 Antigoni Goni ha fondato il Volterra Project, Summer Guitar Institute, un workshop internazionale di successo, divenuto un indiscusso punto di riferimento a livello internazionale nel campo della chitarra classica. Antigoni Goni ha suonato praticamente in tutte le società e serie di chitarre in tutto il Nord America e Canada, nonché in molti importanti festival di chitarra in Europa e Russia, Sud America ed Estremo Oriente.

Domani sera il trio poerterà nel mondo della chitarra classica composizioni nate per il pianoforte. È il caso della suite di Ravel, Ma Mère l'Oye (Mamma Oca) cinque pezzi, ispirati da altrettante illustrazioni tratte da un libro di fiabe per l'infanzia. Si passerà poi a Valses Poéticos, una suite per pianoforte di 8 brani e un’introduzione, scritta da Enrique Granados tra il 1893 e il 1894: è una delle sue opere più romantiche e dopo la pubblicazione sulla “Ilustración musical hispano-americana” (1894) è stata arrangiata per la chitarra. Si passerà poi all’esecuzione di alcuni brani di West Side Story musical con libretto di Arthur Laurents, parole di Stephen Sondheim e musiche di Leonard Bernstein, liberamente tratto da Romeo e Giulietta di Shakespeare. Chiuderà il concerto, un omaggio a Nino Rota, Note fuori campo, composto da Luca Isolani. In apertura di serata si esibirà il giovane, ma già affermato chitarrista, Federico Minutolo. Intanto oggi l’ateneo musicale irpino ospiterà nell’aula magna Mario Cesa il concerto dell’ensemble medievale Micrologus.

Fondato nel 1984 dai musicisti umbri Patrizia Bovi, Goffredo Degli Esposti e Gabriele Russo, ai quali si è aggiunto Peppe Frana, oggi rappresenta uno dei gruppi di musica antica più attivi, attraendo un numero crescente di ascoltatori e appassionati. L’ensemble ha all’attivo 29 Cd, 60 spettacoli (alcuni in forma teatrale con scene e costumi) e diversi premi: Diapason d’Or de l’Année, The Best of 2000 Award, Biggest Surprise. Guidati da una passione per l'esplorazione musicale e una profonda comprensione del contesto storico delle composizioni, la musica dei Micrologus si caratterizza per uno stile vivace e coinvolgente. L'abilità dell'ensemble nel fondere diversi strumenti e voci in armonia è una testimonianza della loro maestria musicale e dell'attenzione al dettaglio, ma soprattutto all'attenta ricerca del contesto storico della musica che eseguono. Dando vita ad una mescolanza armoniosa di diversi colori strumentali con la polifonia vocale, i Micrologus riescono a creare un'esperienza unica per il pubblico.