Ariano Irpino: l'ultimo saluto a Gerardina tra dubbi e interrogativi

In centinaia alla messa officiata dal vescovo

I funerali di Gerardina Corsano
I funerali di Gerardina Corsano
di Vincenzo Grasso
Venerdì 10 Novembre 2023, 09:56
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Un prolungato applauso ha accompagnato la salma di Gerardina Corsano. Un applauso giunto al termine dei funerali officiati nella chiesetta della Santissima Addolorata di Difesa Grande dal Vescovo della Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, Sergio Melillo e dal parroco, Paul Gumala. Un applauso sincero e commosso tributatole da tantissime persone nel suo ultimo viaggio terreno in direzione del cimitero di Monteleone di Puglia, dove riposerà per sempre. Familiari con in testa il marito, Angelo Meninno, la mamma, i fratelli, il sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, gli amici di sempre delle contrade di Difesa Grande, Camporeale, Pianerottolo, del centro di Ariano, di Flumeri, Grottaminarda e Monteleone di Puglia. Non tutti, in realtà, hanno trovato posto nella chiesetta della contrada; in tanti hanno ascoltato fuori dal tempio le toccanti parole del Vescovo.

«Per noi Cristiani la morte - ha ribadito Monsignor Melillo - non è l'ultimo varco da affrontare; ci aspetta la resurrezione. Viviamo con questa speranza. La fede naturalmente ci aiuta ad affrontare ogni difficoltà, anche quelle di una morte imprevista e ingiusta». E ingiusta, e per certi versi sconvolgente, è la morte di Gerardina, una donna ricca di fede, legata come tutta la sua famiglia alla comunità religiosa locale, che si è sempre distinta per la sua operosità e generosità. Il Vescovo non ha mancato, inoltre, di fare riferimento anche alla compostezza con cui i familiari di Gerardina hanno affrontato questa dura prova, auspicando per loro la serenità che meritano. Parole di commozione anche dal sindaco della città, Enrico Franza che aveva, in realtà, già espresso ai familiari di Gerardina il cordoglio della comunità arianese in privato. «Ora è il momento del dolore ha sostenuto - e vorrei che si rispettasse il volere della famiglia di lasciar cadere il silenzio su questa vicenda.

Auspico che la nostra comunità si stringa forte attorno alle famiglie con senso di rispetto e protezione. Intendo poi esprimere la nostra più sincera solidarietà e pieno sostegno anche ai proprietari del locale che è stato coinvolto».

Sul fronte delle indagini si punta sempre a chiarire da cosa sia stata provocata la morte di Gerardina e il malore che ha colpito il marito. Specialmente dopo le prime indicazioni emerse dall'analisi sui campioni di alimenti prelevati nella pizzeria Oasi di Ariano ed esaminati dall'Istituto Superiore di Sanità di Roma. Tramontata l'ipotesi che sia stato il botulino a causare la morte di Gerardina, è ora all'esame degli esperti l'eventualità che il contatto con sostanze tossiche come i pesticidi. Un eventuale contatto anche accidentale nell'azienda di famiglia potrebbe aver causato l'intossicazione. E, inoltre, si punta a capire perché nonostante l'accesso due volte al pronto soccorso dell'ospedale di Ariano Irpino dei due coniugi non sia stato possibile evitare il peggio per la quarantaseienne e il ricovero al Cotugno di Napoli per il marito.

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Se come sembra ormai scontato che non c'era botulino nell'olio con peperoncino sulle pizze ordinate la sera del 28 ottobre scorso nel locale di Pina Scaperrotta e Luigi Trancuccio, da dove è derivata l'intossicazione che ha provocato questa tragedia? Certo, risposte più convincenti potranno arrivare solo dalla relazione sull'autopsia sul cadavere della donna eseguita nei giorni scorsi. Nel frattempo il Sostituto Procuratore della Repubblica di Benevento, Maria Amalia Capitanio, si accinge a chiarire la posizione del medico che ha registrato il primo accesso in ospedale dei due coniugi. Quale la diagnosi, quali le cure prestate? Dalle cartelle cliniche sequestrate non emergerebbero difformità dai protocolli previsti per casi di intossicazioni alimentari. Ma anche in questo caso contano molto le risultanze dell'autopsia. 

 

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