Asl di Avellino, Ferrante sblocca le graduatorie degli operatori sociosanitari

Sit-in degli operatori sociosanitari (Oss) irpini all’esterno della sede dell’Asl di Avellino in via Degli Imbimbo

Il sit-in degli operatori sociosanitari
Il sit-in degli operatori sociosanitari
di Antonello Plati
Martedì 13 Giugno 2023, 16:58 - Ultimo agg. 16:59
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Sit-in degli operatori sociosanitari (Oss) irpini, ieri mattina, all’esterno della sede dell’Asl di Avellino in via Degli Imbimbo. Pomo della discordia: il mancato scorrimento delle graduatorie per consentire l’assunzione a coloro che sono risultati idonei a due procedure concorsuali. Dopo la protesta, il lieto fine. Infatti, il direttore generale dell’Asl di Avellino, Mario Nicola Ferrante, non si è sottratto al confronto e ha ascoltato le ragioni dei manifestanti assicurando l’immediata attivazione delle liste dalle quali, da questo momento in poi, potranno attingere tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della Campania in cerca di Oss.

«Quella degli operatori - dice il manager - è una rivendicazione giusta. Ho dato subito la mia disponibilità allo sblocco delle graduatorie per facilitare lo scorrimento. Da questo momento, le aziende che chiederanno le graduatorie le avranno e potranno immettere in organico i vincitori di concorso che ancora non sono stati assunti».
Gianni Scippa, presidente del Comitato promotore del sit-in, spiega: «Siamo un gruppo di operatori sociosanitari idonei dei due concorsi pubblici banditi dall’Asl Avellino, con questa manifestazione abbiamo ribadito le nostre ragione al diggì dell’Asl e alle istituzioni, nonché a tutte le aziende del Sistema sanitario regionale della Campania».

La richiesta è quella, dunque, è quella di tener conto delle due graduatorie presenti sulla piattaforma regionale e di attivare i meccanismi di convenzione: «Invochiamo l’aiuto per dar voce alla nostra disperazione: il lavoro dovrebbe essere un diritto come recita la Costituzione, ma purtroppo per noi è diventato un tormento». Scippa aggiunge:

«Abbiamo superato concorsi, abbiamo fatto tanti sacrifici, abbiamo studiato, abbiamo tolto del tempo alle nostre famiglie, siamo mamme, siamo padri, siamo ragazzi con sogni da realizzare, nati in aree spesso poco considerate come quelle interne, chiediamo semplicemente la possibilità di poter lavorare e svolgere il nostro lavoro con professionalità, siamo risorse che la sanità campana potrebbe utilizzare». Ciò, inoltre, rappresenta un’opportunità per far fronte alle gravi carenze di organico e porre rimedio ai disagi quotidiani delle strutture sanitarie campane: «Apprendiamo anche dagli organi di stampa dei numerosi episodi che si tramutano poi in malasanità, per non parlare degli innumerevoli atti di violenza nei confronti dei sanitari in molte delle realtà sanitarie campane. Siamo disposti a lavorare su tutto il territorio campano, non chiediamo il lavoro sotto casa, non abbiamo mille pretese ma semplicemente di lavorare e mettere in campo la nostra professionalità». Nei giorni scorsi, il Comitato aveva diffuso una lettera aperta.

E il grido d’allarme degli operatori sociosanitari dell’Asl di Avellino era stato recepito dal segretario generale della Cisl Fp Irpinia-Sannio, Massimo Imparato. Era stato il sindacalista a chiedere con forza al direttore generale dell’Asl di Avellino di «consentire a questi ragazzi di essere in forza alle altre aziende che hanno chiesto di utilizzare quelle graduatorie. All’Asl di Avellino si sta lavorando molto bene. Non vorremmo che proprio quell’ente venga ricordato per aver negato la possibilità ai giovani delle aree interne di entrare nel mondo del lavoro». Per questo Imparato aveva chiesto «di attuare al più presto le convezioni con altre aziende ospedaliere, prima che le graduatorie scadranno». Adesso aggiunge: «Bisogna dare concretezza e velocità alle pratiche di cessione: basta aspettare tempi biblici per chi cede e per chi assume».

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