Non c’è alcun dubbio. L’attività investigativa preliminare ad un eventuale procedimento della Procura su atti amministrativi del Comune di Avellino, è improntata alla massima garanzia per coloro che potrebbero essere coinvolti.
Va avanti da diversi mesi e non appare soltanto diretta alle ultime roboanti iniziative ferragostane. Infatti i consiglieri comunali che sono stati sentiti ieri in procura sono gli stessi che nei mesi si erano rivolti ad Anac e prefettura, oltre che gli stessi organi inquirenti su diverse questioni amministrative che riguardano l’attività della giunta. Scaramucce politiche si dirà, ma che possono coinvolgere anche questioni di sostanza se si va a scavare.
La dottrina e la cautela non mancano al procuratore Airoma che al momento non ha aperto un fascicolo, nemmeno intestato a ignoti, e sta ascoltando «a sommarie informazioni» coloro i quali hanno avanzato quei dubbi.
Pubblichiamo le risposte di Festa (che non ci convincono) ai nostri quesiti basati su atti e documenti, su informazioni di prima mano e segnalazioni dei nostri lettori.
Ma ci sono anche quesiti che provengono da fonti più qualificate della nostra, come il palazzo di giustizia: sta a Festa domandarsi perché.