Il FFAS, che si basa sulla tecnologia digitale della realtà virtuale utilizzata per i serious games di derivazione militare, è costituito da una sala dove si riproducono gli ambienti e gli scenari di intervento come gli incendi boschivi, ma sono già in fase di modellazione e virtualizzazione anche altri scenari che interessano il dissesto idrogeologico, i rifiuti e l'inquinamento. «Siamo orgogliosi di ospitare questo simulatore - sottolinea Antonio Zumbolo, responsabile del Centro di formazione nazionale CFS di Castel Volturno - in un territorio dove abbiamo diverse problematiche di natura ambientale e che può essere di supporto anche alle attività di indagine e quindi per tutte le attività di addestramento del personale impegnato nel contrasto ai crimini ambientali».
Il sistema FFAS è composto da una «sala immersiva» di 24 metri quadri dove l'addestrato attraverso un avatar diventa protagonista dell'azione proiettata in uno schermo di 8 metri di circonferenza, da una sala regia e da circa 20 postazioni di lavoro da cui si possono interpretare i vari ruoli degli interventi: autisti di veicoli e piloti di aerei. Poi ci sono «delle sale debriefing» per pianificare e verificare le simulazioni.
«Con questa iniziativa - spiega Marco Di Fonzo, responsabile Nucleo investigativo centrale antincendio boschivo CFS - si aumenta la capacità di contrasto ai crimini ambientali garantita dalla Forestale».
Per Daniela Piccoli, direttore Protezione civile e pubblico soccorso CFS «con il simulatore lo Stato ha investito in un territorio come questo volendo essere vicino al cittadino e offre a tutti gli operatori della filiera collegata ai crimini ambientali l'addestramento attraverso il FFAS, la nuova frontiera della formazione anche emozionale». Il CFS ha realizzato il FFAS con i fondi europei del P.O.N. (Programma operativo nazionale - obiettivo convergenza 2007-2013, per l'ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro). «Il simulatore utilizza il modello matematico Tiger - sottolinea Francesco Giannino, ricercatore dell'università di Napoli Federico II - capace di simulare la propagazione dell'incendio in funzione di leggi fisiche e parametri ambientali principali. Tiger permette un'interazione dinamica tra le azioni del Dos (Direttore operazioni di spegnimento) e il modello matematico». Marco Massenzi, direttore government e industries di Vitrociset ricorda che «è un sistema unico per l'Italia, dove gli scenari cambiano a seconda degli stimoli che riceve alimentandolo con dati registrati da esperienze reali; diventerà un sistema di procedure, un archivio delle operazioni». «Oltre la realtà virtuale - conclude - questo è un processo strutturato che serve per esaltare la capacità del personale nel processo decisionale in modo veloce e immediato; il successo delle operazioni in un momento critico dipende soprattutto dal saper gestire lo stress».