Ogni promessa è debito e dopo la vittoria della Tennis Napoli Cup, Challenger ATP 125 (montepremi 148.625 euro) organizzato da Master Group Sport in collaborazione con il Tennis Club Napoli, Luca Nardi si è fatto dipingere il ciuffo di azzurro. Lo aveva detto prima di cominciare il torneo, lui tifosissimo del Napoli, lo ha fatto dopo aver battuto in finale il francese Pierre-Hugues Herbert: 5-7, 7-6, 6-2. Una battaglia di 2 ore e mezza di gioco. Del resto il ventenne pesarese tifosissimo del Napoli alle battaglie aveva abituato il pubblico partenopeo dopo aver vinto i due match prima della finale sempre in rimonta e sempre poggiando sul tifo del pubblico napoletano.
«Qui mi sento a casa mia. Peccato per mio padre che non è riuscito a venire ma c'era mia mamma, i miei zii, i miei cugini». Il burraco come compagno di attese tra un match e l'altro.
Lui lo ha fatto, partita dopo partita. E diventato più solido mentalmente e fisicamente sostiene il tecnico del ventenne pesarese, l’ex azzurro di Coppa Davis Giorgio Galimberti. Sesto Challenger vinto in carriera su otto finali ed ora il numero 75 gli apre altri scenari con una posizione in tabellone, o nelle qualificazioni migliore di adesso. Dopo Napoli continua la stagione della Terra rossa: Montecarlo, poi Madrid, Roma, Roland Garros. Sinner lo incontrerà nel torneo del Principato.
«Lui sta facendo cose fantastiche. Siamo in tanti nella Top 100. È un buon momento per il tennis italiano». I numeri della Napoli Tennis Cup sono stati entusiasmanti. In particolar modo quelli legati alle presenze, che in totale negli otto giorni di gare hanno raggiunto quota seimila, numero che sale a settemila con l’aggiunta dei circa mille accreditati al torneo. Colpisce il numero degli accrediti media, oltre cinquanta, concessi dall’organizzazione.