Melito, l'appello di Curzio a Meloni: «Anche qui serve il modello Caivano»

L'appello al presidente del consiglio affinché replichi anche lì il modello Caivano

Palazzine residenziali a Melito
Palazzine residenziali a Melito
Lunedì 20 Maggio 2024, 11:22 - Ultimo agg. 21 Maggio, 23:02
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Giunge dal Napoletano, precisamente da Melito, l'appello alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni affinché replichi anche lì il cosiddetto “Modello Caivano”. A segnalare “il caso Melito” alla premier attraverso una lettera è il giornalista e attivista sul territorio Marcello Curzio. Il comune è stato sciolto circa tre mesi fa circa a causa dei condizionamenti della criminalità organizzata nell'amministrazione.

«Cara Giorgia, - scrive Curzio - mi consentirai di chiamarti con il nome di battesimo perché ci conosciamo da tempo, in particolare dal congresso di Viterbo del 2004 in cui diventasti presidente nazionale di Azione Giovani e in tale veste una delle tue prime tappe fu un dibattito a Giugliano moderato dal sottoscritto a cui peraltro hanno fatto seguìto altri incontri pubblici sempre da me coordinati come da foto che allego alla presente».

«Ti chiedo con questa mia missiva di replicare, - si legge ancora nella lettera - ovviamente in modo parziale, nella nostra città quello che i media hanno coniato come 'modello Caivano' affinchè questi diciotto mesi di commissariamento dell'ente locale, qui a Melito, abbiano realmente un senso logico».

«Come a Caivano, in sintesi, anche noi melitesi - precisa il giornalista - vorremmo alta l'attenzione dello Stato e costante l'impegno del Tuo governo, in ogni sua articolazione, a favore del territorio e della cittadinanza.

Dobbiamo darTi atto che a Caivano, in questi ultimi tempi, è stato fatto tantissimo lavoro. Sono tanti gli impegni presi e mantenuti fin qui e molti altri sono oggetto di progetti e tempistiche già stabilite».

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«Facciamolo anche da queste parti - conclude la missiva - e puntiamo in primis alla rinascita sociale ed al ripristino della legalità che significa sottrarre il territorio al controllo della criminalità organizzata e restituirlo alla piena vivibilità della cittadinanza». 

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