Assalto agli agriturismi dalla Costiera al Cilento: sold out con gli stranieri

Bene la ristorazione, meno i soggiorni: «Il tempo incerto scoraggia i visitatori»

Un agriturismo
Un agriturismo
di Barbara Cangiano
Martedì 30 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:15
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Meteo permettendo, i salernitani sceglieranno di trascorrere il primo maggio in agriturismo, per dedicarsi una giornata all'aria aperta, alla riscoperta della natura e di borghi fuori dalla confusione cittadina, dove magari assaggiare i sapori della tradizione. Stando alle previsioni di Coldiretti, sulla base delle indicazioni di Campagna Amica e Terranostra, saranno 700mila gli italiani, su scala nazionale, a optare per questa soluzione. Cifra a cui si aggiunge, in particolare per la costiera amalfitana, un numero ancora maggiore di turisti stranieri che, già da qualche settimana, hanno optato per il proprio soggiorno con tanto di visite esperenziali e tour guidati. Il territorio salernitano non fa eccezione, come confermano molti addetti ai lavori.

Salvatore Aceto, titolare del Lemon tour Valle dei mulini di Amalfi, per il primo maggio è ormai già al completo. L'associato Confagricoltura spiega infatti che, ancora una volta, il trend della costiera amalfitana si dimostra più che positivo, con la presenza di una clientela composta all'ottanta per cento da stranieri: «Vengono in particolare dagli Stati Uniti, dal Canada, dal Nord Europa - racconta - Sono interessati ai tour educazionali, a saperne di più sull'agricoltura biologica, a comprendere il passaggio dalla coltivazione dei limoni alla produzione del limoncello, ma anche a scoprire l'affascinante mondo delle api.

Inoltre proponiamo delle cooking class che riscuotono grande successo. E siamo pieni tutti i giorni, infrasettimanali compresi, a conferma che questa formula è molto apprezzata».

Non c'è solo la Costa Diva a farla da padrona. Anche una struttura ricettiva come Ai Monaci di Montano Antilia, nel cuore del Parco del Cilento, è sold out, grazie alla passione di Lucia Giannattasio che ha recuperato le tradizioni di famiglia e valorizzato un territorio tutto da scoprire. «Abbiamo diverse prenotazioni dagli Stati Uniti, dalla Germania, dall'Irlanda, dal Portogallo, dalla Svizzera, dalla Francia e dal Giappone. Siamo in una posizione strategica, a meno di venti minuti dalle spiagge di Marina di Camerota e Palinuro, dalla Certosa di Padula e dall'oasi di Morigerati.

Quindi qui è possibile trovare la bellezza del mare, della vegetazione, dei fiumi e della storia. Organizziamo corsi di cucina sulla base di antiche ricette ereditate dalla nostra famiglia, invitiamo gli ospiti a scoprire questo borgo ricco di storia e promuoviamo visite guidate perché crediamo che strutture come la nostra siano ambasciatori e custodi del territorio - spiega l'esponente di Coldiretti - I nostri clienti? Hanno dai diciotto ai settantacinque anni e sono animati dalla voglia di riscoprire il calore di casa».

Tutto pieno anche per Sopra il limoneto di Nicola Palma, nella frazione Fuenti di Cetara. «Siamo pieni - dice l'associato di Confcommercio - Molti ospiti si fermano a pernottare e a fare la prima colazione e ci usano come base d'appoggio per visitare gli angoli più suggestivi della costiera amalfitana. Sono per lo più stranieri, perché è in questo periodo dell'anno che preferiscono viaggiare a differenza degli italiani. Poi nei giorni di festa cuciniamo insieme e apriamo le nostre porte anche a chi vuole passarci a salutare solo per un pranzo».

Bene per la ristorazione, meno bene per i soggiorni è il commento di Anna Nigro, titolare di Anna dei sapori a Castelnuovo: «Non mi sembra che stiamo andando verso il boom - dice - ma del resto anche l'anno scorso fu lo stesso. Probabilmente il meteo incerto ci sta penalizzando e dovremo inventarci qualcosa per risalire la china. Per quanto riguarda i coperti non possiamo lamentarci perché la buona tavola fa sempre gola, in particolare nei giorni di festa».

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E a Salerno città? La maggior parte dei ristoranti resterà a porte aperte sia a pranzo che a cena e le prenotazioni stanno già fioccando, con qualche lido che ha deciso di aprire i battenti con anticipo rispetto alla abituale tabella di marcia. Un dato è certo: saranno veramente in pochi a decidere di mettersi ai fornelli nel giorno della festa dei lavoratori.

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