Nuovo allenatore Napoli 2024, Pioli è il primo nome della lista ma deve liberarsi dal Milan

ADL offre un ingaggio da 3 milioni a stagione per due anni

L'allenatore del Milan, Stefano Pioli
L'allenatore del Milan, Stefano Pioli
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Venerdì 26 Aprile 2024, 08:00 - Ultimo agg. 18:34
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Non basta l’esonero. Il Napoli vuole sedersi al tavolo della trattativa con Stefano Pioli con una convinzione: che abbia già tra le mani la risoluzione del contratto con il Milan. Perché Aurelio De Laurentiis non vuole intoppi, non vuole attese, non vuole raggiungere accordi che poi possono essere messi in discussione. Aspetterà, quindi, che il tecnico emiliano chiuda i suoi rapporti con i rossoneri, trovi l’intesa per la liquidazione del suo ultimo anno (da 4 milioni netti) e poi si metta al lavoro per trovare l’accordo con gli azzurri. Che offrono un ingaggio da circa 3 milioni a stagione. Per due anni. Ovviamente, Pioli non è che abbia tutta questa voglia di fare sconti a Scaroni, Ibrahimovic e tutti i dirigenti che sono pronti a metterlo alla porta. Ma di certo, non vuole un anno sabbatico, non pensa a una stagione da spettatore: è pronto a una nuova avventure e il Napoli sembra perfetto per lui. Troverà un clima infuocato, lo stesso che ha vissuto a Milano in questi anni dove le critiche sono state incessanti, nonostante lo scudetto vinto. Pioli è la prima scelta di De Laurentiis dopo che Antonio Conte ha continuato a fare il prezioso e Gian Piero Gasperini sembra sempre più intenzionato a blindarsi con l’Atalanta.

Conte c'è

Un passo indietro. C’è stato un momento, a gennaio, dopo la sconfitta con il Torino, che De Laurentiis ha davvero tentato il tutto per tutto per portare a Napoli Antonio Conte. E c’è stato un momento in cui Conte è stato sul punto di dire di sì. De Laurentiis aveva messo sul piatto un contratto con clausole liberatorie tutte a favore di Conte. In pratica: in ogni momento, poteva risolvere il contratto senza penali o altro. Anche alla fine di questo campionato. Alla fine Conte ha detto di no ma quella corte spietata di De Laurentiis non lo ha lasciato indifferente. Per questo, meglio non accantanare la pista Conte. Una chiamata del leccese, un improvviso dietrofront e tutto potrebbe cambiare. Il punto è che il patron è bruciato dall’anno scorso quando ha rimediato rifiuti da Thiago Motta a Nagelsmann, da Luis Enrique a Galtier. E già nelle prossime settimane vuole tra le mani il tecnico della ricostruzione. Dunque, Vincenzo Italiano deve restare sempre nei radar anche perché la sua è una disponibilità totale, visto che a Firenze è ai titoli di coda. Così come Marco Rose, il tecnico del Lipsia, che viene spinto da una parte della dirigenza azzurra.

Calzona è fuori dai giochi, nonostante il grande lavoro di questi due mesi. Tornerà a fare il ct della Slovacchia.

Il mercato

Non solo Buongiorno. Nel Torino, c’è Samuele Ricci, già seguito lo scorso anno: il mediano ha confermato la sua crescita e De Laurentiis è pronto a fare un’offerta a Cairo. Non è un caso che nei granata ci sia anche un altro che da tempo è nello scouting azzurro: Perr Schuurs. L’olandese è fermo da sei mesi per la rottura del crociato ma è in netta ripresa. Manna non è ancora al lavoro a pieno regime, è un ds in pectore che però deve muoversi ancora con i piedi di piombo. Nell’Udinese c’è Nehuen Perez e il Napoli parte avvantaggiato rispetto a tutti gli altri: servono almeno tre difensori centrali, perché sono in lista di sbarco Juan Jesus, Natan e Ostigard. Che non sarà semplice, per nulla, dare via. Il primo colpo dell’estate potrebbe essere il centrale del Feyenoord, David Hancko. Lo manda Hamsik. Il nuovo allenatore avrà un peso importante nelle operazioni di mercato. E i segnali che arrivano da Castel Volturno sono quelli di un mercato scoppiettante, pieno di acquisti (e di addii anche eccellenti). Osimhen sarà uno degli eredi di Mbappé al Psg: il nigeriano ha scelto Parigi ed è improbabile che tra Al-Thani (e i suoi emissari) e De Laurentiis non si raggiunga una intesa. Stavolta non ci saranno muri alzati per il bomber. Più che la Premier (il Chelsea su tutto e tutti) a far saltare il banco potrebbe esserci il rilancio dell’Al Hilal. Che al momento non manda alcun tipo di segnale, anche perché non c’è tutta questa voglia di uno sgarbo tra emiri del Qatar e quelli dell’Arabia. I 120 milioni di Osi servono per trovare almeno due attaccanti, perché anche Simeone vuole andare via. Jonathan David del Lille, Santiago Gimenez del Feyenoord sono in cima alla lista ma in serie A piacciono Andrea Pinamonti (Sassuolo) e Mateo Retegui (Genoa). L’Atalanta è una gioielleria che fa impazzire ma i prezzi sono altissimi: su tutti Teun Koopmeiners. Ma ci vuole un assegno da 50 milioni. Così come il Genoa, dove spunta anche il sondaggio per Albert Gudmundsson: valutazione superiore ai 18 milioni di euro. Così come quella per il 23enne danese Morten Frendrup. Solo nomi in agenda ai vari operatori in orbita Napoli, nessuna trattativa ancora. Stavolta il Napoli non sbaglierà le mosse: il ds è stato preso, serve chiudere con l’allenatore. E magari anche con un’altra figura professionale di alto profilo, non necessariamente proveniente dal mondo del calcio. E poi via al mercato. 

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