Maradona, la voce di Diego rivive per la denuncia sui desaparecidos di Argentina

La condanna sui 30mila argentini desaparecidos è stata più che mai forte domenica 24 marzo - il giorno che ricorda il colpo di stato dei militari a Buenos Aires nel 1976 - e nelle ore successive. La denuncia di quei crimini anche attraverso la voce di Diego Armando Maradona, scomparso più di tre anni fa. Il giornalista Victor Hugo Morales nel suo programma radiofonico su AM750 ha fatto riascoltare le parole del Pibe in un'intervista a Gianni Minà. 

«Con me la giustizia argentina si è sbagliata di grosso.

Continuano a dire alla gente che io sono questo o quello... Ma la gente non ci crede di più. Ci sono tantissimi che sono peggio di me perché hanno ammazzato e sono strati indultati. Dicono che Maradona è stato perdonato? E per cosa dovrei essere perdonato? Quanta gente avrei ammazzato io? Ci sono stati 30mila desaparecidos nel mio Paese e c'è stato l'indulto per tutti quelli che avevano ordinato questi crimini: tutti liberi, sono andati alle Canarie... Invece io, che non ho ammazzato nessuno, sono stato quindici mesi senza potere uscire dall'Argentina», spiegò Diego, che venne arrestato per droga nell'aprile del 1991 a Buenos Aires, dopo la squalifica per cocaina in Italia.

Morales, che fece una radiocronaca passata alla storia nella sfida Inghilterra-Argentina del Mondiale '86 (definì Diego “barrilete cosmico” - aquilone cosmico - per lo storico gol segnato dopo aver superato cinque avversari), ha annunciato che il 7 maggio sarà a Quarto, in provincia di Napoli, per ricevere il Premio Poeta del Calcio nella Agorà Baiano, alla presenza tra gli altri dell'artista argentino Diego Moreno e dello scrittore Maurizio de Giovanni. E parlerà di Diego, ne parlerà tanto, per raccontare il rapporto speciale nato negli anni '80, ancor prima di quella radiocronaca, e la forte denuncia fatta da Maradona contro i militari che insanguinarono l'Argentina.