Spenta, confusa e poco efficace nel primo tempo, meglio nella ripresa dopo l'ingresso di Carretta in particolare. Alla fine, però, è la somma che fa il totale e la Casertana contro il Cerignola deve accontentarsi di un pareggio anche giusto per quanto si è visto in campo. «In questo momento non stiamo bene fisicamente - ha spiegato Cangelosi - e la dimostrazione sta nel fatto che siamo contati. Stasera si sono fatti male anche Nicoletti e Deli che si aggiungono ad Anastasio e Taurino che si erano fatti male ieri ed a Toscano e Proietti. Purtroppo, poi, non stiamo giocando bene in questo periodo ma con tutte queste defezioni è complicato».
Così sull'ingresso in campo del terzo difensore: «Montalto era stanco, ho pensato che, con noi in vantaggio, potessero attaccare di più i nostri avversari e quindi ho pensato di difendermi con un uomo in più.
Squadra meno pericolosa del solito: «Il problema è che dobbiamo adattare tante situazioni, cominciare in un modo e far fronte ai problemi con soluzioni nuove. Ad esempio, nella ripresa ho dovuto spostare Calapai a sinistra per l'infortunio di Nicoletti. È arrivato tante volte sul fondo ma non poteva crossare da quella posizione. Ed anche il calcio di punizione del pareggio del Cerignola arriva da quella fascia. I ragazzi si impegnano però in questo momento non è sufficiente. E in ogni caso i nostri avversari la porta l'hanno presa solo in occasione del gol. C'è anche un pizzico di sfortuna».
Forse per la prima volta da quando è a Caserta mister Cangelosi ha ricevuto qualche fischio, peraltro isolato, dalla tribuna con richiesta di dimissioni: «Quella parola non fa parte del mio vocabolario. Io non mollo e chi ha chiesto le dimissioni dalla tribuna dimentica qual era l'obiettivo di inizio stagione. Vado via solo se la società ritiene che il problema sono io». Contento della reazione e della prova della sua squadra, invece, il tecnico del Cerignola Tisci: «Sul rigore della Casertana il contatto c'è stato, non so se abbastanza intenso da fischiare il rigore. Oggi siamo stati bravi ad arginare una squadra forte e a trovare un pareggio per nulla scontato contro un avversario che non scopro certo io e che seppur costruito in ritardo gioca un grande calcio».