Al Giffoni Teatro l'unica data campana di «Le Bal - l'Italia che balla dal 1940 al 2001»

Al Giffoni Teatro l'unica data campana di «Le Bal - l'Italia che balla dal 1940 al 2001»
di Alessandro Mazzaro
Giovedì 19 Aprile 2018, 16:22
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Uno spettacolo ispirato al film “Ballando ballando” di Ettore Scola per ripercorrere attraverso i volti, i vestiti, la danza e i gesti di un cast di 16 straordinari attori la nostra storia più recente. 

«Le Bal - l'Italia che balla dal 1940 al 2001», vera e propria chicca della decima edizione di Giffoni Teatro, sbarca questa sera alla Sala Truffaut per l'unica data campana.

Oltre 60 anni di canzoni e grande danza per raccontare, dal 1940 al 2001, dallo scoppio della seconda guerra mondiale al crollo delle torri gemelle, la storia del Bel Paese.  Al suo debutto, lo scorso autunno a Roma, era stato accolto da un successo travolgente, con giudizi molto lusinghieri da parte sia della critica che del pubblico, da cui è stato definito come «uno spettacolo elegante, poetico e divertente».  

Uno spettacolo in cui è la storia a farla da padrona con la musica che ne scandisce l’evolversi, si fa drammaturgia e permette alle azioni di esplodere e raccontare l’Italia partendo dagli anni trenta, passando per la seconda guerra mondiale, la liberazione, il boom economico, le lotte di classe, la corruzione, la gioia della vittoria dei mondiali che unisce tutti indistintamente, il degrado, la paura dell’undici settembre e la riconquista dei valori, dell’amore che dona speranza narrando i cambiamenti della vita quotidiana, la migrazione verso il nord, l’abbigliamento, il mangiare, il modo d’esprimere le proprie emozioni.

Un racconto affidato anche agli attori, alla forza comunicativa delle azioni, dei gesti a cui si accompagnano cambi di costume che raccontano il susseguirsi dei decenni, i mutamenti dei colori. Sulle note di canzoni italiane che appartengono alla memoria comune, dal Trio Lescano a Fred Bongusto, da Modugno a Mina, Renato Zero, Enrico Ruggeri, Franco Battiato, Adriano Celentano e Ornella Vanoni, solo per citarne alcuni, si racconta l’Italia che balla dal 1940 al 2001.
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