Dal Flauto Magico al Barbiere: Elio canta l'Opera Buffa al Mann

Dal Flauto Magico al Barbiere: Elio canta l'Opera Buffa al Mann
di Rossella Grasso
Martedì 27 Marzo 2018, 15:16 - Ultimo agg. 21:52
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«Vi racconto una fiaba...». Ha iniziato così Elio il suo spettacolo nella prestigiosa sala della Meridiana del Museo Archeolgico napoletano in occasione del FestivalMann, la festa delle arti che fino al 28 marzo porterà nelle sale del Mann artisti prestigiosi. La fiaba è quella del Flauto Magico, una delle opere più famose di Mozart da cui è partito il viaggio nella lirica condotto da un insolito Elio che ha preso le vesti di narratore e cantante in «Madamina, il catalogo è questo...l'opera buffa da Mozart a Offenbach». A fargli da spalla sul palco Scilla Cristiano, «il soprano valletta», come lui stesso l'ha definita scherzosamente.
 

Spettacolo brillante e vivace, una carrellata nel repertorio più conosciuto dell'opera buffa per soprano e baritono che ha toccato i capolavori come il Flauto Magico, il Don Giovanni, Il Barbiere di Siviglia di Rossini, e i Racconti di Hoffmann di Offenbach. Abito rosso, parrucchino e occhiali, l'ironico Elio è riuscito in un racconto straordinario appassionando il pubblico senza tirarsi indietro a battute e sketch com'è nel suo stile. Nella prima parte dello spettacolo ha raccontato il Flauto Magico come una fiaba, con una rielaborazione-rilettura del libro omonimo di Vivian Lamarque. Testo e musica si sono alternati con le brillanti esecuzioni del trio, violino, violoncello e pianoforte di Gabriele Bellu, Luigi Puxeddu e Andrea Dindo.

Nella parte finale dello spettacolo Elio e Scilla Cristiano si sono alternati in un recital lirico incentrato sull'esecuzione di alcune delle più note arie del repertorio per soprano e baritono, soprattutto quelle di un Rossini che dai 37 anni in poi iniziò un genere buffo che divertiva i suoi amici parigini. «È questo il Rossini che mi piace di più - ha detto Elio durante il recital - faceva ciò che facciamo noi con gli Elio e le Storie Tese: divertire la gente».
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