Siani, primi ciak con Spampinato per «Il giorno più bello del mondo»

Siani, primi ciak con Spampinato per «Il giorno più bello del mondo»
di Diego Del Pozzo
Mercoledì 10 Ottobre 2018, 11:00
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C'è anche un volto noto proveniente da una serie tv americana di enorme successo come «Grey's anatomy» nel cast del nuovo film di Alessandro Siani, che per il ruolo della protagonista femminile del suo «Il giorno più bello del mondo» ha deciso di puntare sull'attrice siciliana Stefania Spampinato, l'interprete della ginecologa lesbica Carina DeLuca nel fortunato medical drama prodotto da Shonda Rhimes e giunto, ormai, alla quindicesima stagione. Accanto a Siani e alla Spampinato, che è al debutto assoluto in un lungometraggio italiano, ci sono anche Giovanni Esposito e i piccoli Sara Ciocca e Leone Riva.
 
Le riprese del film, il quarto da regista per il comico napoletano, sono iniziate ieri a Napoli, dove la produzione ha allestito il primo set all'interno del teatro Politeama e, nel pomeriggio, in piazza del Gesù. Ma, nei prossimi giorni, i ciak si sposteranno anche all'esterno, in numerose location del centro cittadino, poiché proprio Napoli ospiterà circa la metà delle nove settimane complessive della lavorazione, che poi toccherà anche Roma, Cernobbio e Colmar in Francia, per concludersi intorno alla metà di dicembre.

Prodotto da Bartleby Film con Vision Distribution in associazione con Buonaluna, «Il giorno più bello del mondo» è scritto dallo stesso Alessandro Siani, assieme al sodale e storico collaboratore Gianluca Ansanelli. L'uscita nei cinema è prevista per il 2019, con distribuzione affidata a Vision, che dovrebbe fare della commedia il proprio titolo di punta per le festività natalizie del prossimo anno.

Prima dell'inizio delle riprese, nei giorni scorsi, Siani aveva scelto Edenlandia per un ciclo di affollatissimi provini, che avevano confermato ancora una volta il calore e l'affetto dei napoletani nei confronti dell'attore e regista, che con «Il giorno più bello del mondo» ha scelto di tornare a girare nella sua Napoli a sei anni di distanza dall'esordio alla regia con «Il principe abusivo».
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