Chirurgia live e nuove tecnologie: Napoli fa scuola

L'appuntamento annuale di formazione e perfezionamento di alta specializzazione è in programma per venerdì 2 e sabato 3 dicembre a Napoli

Di Lauro impegnato nella formazione
Di Lauro impegnato nella formazione
Lunedì 28 Novembre 2022, 17:51
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Un rendez-vous che coinvolgerà i maggiori esperti del Mezzogiorno in chirurgia robotica in ambito urologico, per la prima edizione di «RoboSud», appuntamento che si propone come occasione annuale di formazione e perfezionamento di alta specializzazione. In programma per venerdì 2 e sabato 3 dicembre (tra la sala consiliare del Comune di Pozzuoli e il Centro di Biotecnologie del Cardarelli di Napoli) «RoboSud» vanta la direzione scientifica di Giovanni Di Lauro (direttore dell’Urologia del “Santa Maria Delle Grazie” di Pozzuoli) e Paolo Fedelini (direttore dell’Urologia del Cardarelli), nonché la presidenza onoraria del professore universitario Vincenzo Mirone (Federico II di Napoli). Entrando nel merito, colpisce la volontà di mettere in condivisione le diverse esperienze con l’obiettivo di creare una conoscenza comune che possa essere utile a ciascuno nella pratica quotidiana. Formazione «tarata» anche per dare spazio ai giovani chirurghi che si affacciano all’uso delle piattaforme robotiche. 

Del resto non è un caso la partnership con l’azienda ospedaliera diretta da Antonio D’Amore, dal momento che proprio il Cardarelli è sede della Robotic Academy Intuitive Naples, la scuola di formazione che accoglie ogni anno chirurghi da ogni parte d’Europa, così come non è casuale la fortissima presenza dell’Asl Napoli 2 Nord diretta Mario Iervolino, visto che l’Urologia dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, al pari di quella del Cardarelli, è un centro di riferimento per l’intero Sud Italia. 

«Questo evento - spiegano Giovanni Di Lauro e Paolo Fedelini - mette in luce i passi da gigante fatti dalla sanità del Mezzogiorno nell’uso delle tecnologie e delle piattaforme robotiche. Ovviamente l’obiettivo non è quello di “dividere”, bensì lanciare un segnale forte su come la sanità del Sud abbia recuperato un gap storico rispetto alle regioni settentrionali». Oltre alla Campania, dove le unità operative di Urologia si sono distinte per numero e complessità di interventi, una forte crescita nel campo della chirurgia robotica si è registrata anche in Puglia, Calabria e Sicilia. Per questo, molti medici dal Nord stanno oramai rientrando nelle proprie regioni di appartenenza. 


Nel corso di «RoboSud», queste tecnologie verranno impiegate su un “target” unico, ma con differenti tecniche. «Avremo importanti sessioni di chirurgia renale, prostatica e vescicale – proseguono i due professionisti - con ampi focus sulle patologie oncologiche». Al RoboSud sarà presentato il “Gom” della Campania, il gruppo oncologico multidisciplinare chiamato a un confronto sul lavoro che viene svolto anche in altre regioni. «Il confronto è sempre tecnico-professionale – concludono i chirurghi - e ci aiuta a comprendere come possiamo gestire al meglio patologie che impattano molto sulla vita delle persone. Avremo modo di affrontare lo stesso target, ciascuno con le proprie esperienze e tecniche». Tra sessioni di chirurgia live e semi live, saranno coinvolte tutte le unità Operative campane impegnate con la chirurgia robotica e anche quelle si che apprestano a farla.

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