New York, (Babbo) Natale è arrivato!

New York, (Babbo) Natale è arrivato!
di Luca Marfé
Lunedì 24 Dicembre 2018, 13:53
2 Minuti di Lettura
NEW YORK - Le luci, le musiche, i canti, le corse, le vetrine, le nevicate, i panorami, le vertigini, le speranze, i sogni.

Il Natale a New York è anche e soprattutto questo. Ma è molto di più.

Chiunque vorrebbe viverlo.
Chiunque ha provato, prova e proverà a raccontarlo.
Eppure, per quanto abile, non ci riuscirà mai fino in fondo.





Le atmosfere della leggendaria Fifth Avenue, il caos di una Times Square impazzita che si somma al caos della Times Square di sempre. I regali che nessuno avrebbe neanche immaginato, se non qui. I rifugi di Starbucks per salvarsi dal gelo, per riconnettersi con i cuori lontani. Gli abbracci d’amore, i sorrisi tra sconosciuti.



Per una metropoli gigantesca, di fatto “la” metropoli del mondo, che per un giorno accantona affanni, polemiche e stress e veste di colpo i panni di Santa Claus. Bianchi e rossi come le strisce di un Paese intero. Con le persone che si muovono come stelle nel blu del cielo a completare la bandiera.

Una sorta di colossale parco dei divertimenti dei sentimenti e della vita.





Babbo Natale è arrivato. Dev’essere qui da qualche parte.

Seduto su una panchina, a fissare il lago di Central Park. Con il mento all’insù, ai piedi della Statua della Libertà. Nei milioni di occhi di grattacieli le cui luci non si spengono in nessuna sera, figurarsi in questa. Mano nella mano con chi un tetto non ce l’ha, pronto a porgere una tazza di caffè bollente e una manciata di dollari. A tu per tu con i bambini, veri grandi protagonisti della felicità, della notte più bella dell’anno.



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