Mastrota e «la spazzatura di Napoli», Cerlino lo difende: «Fa parte del personaggio»

A sinistra Fortunato Cerlino, a destra Giorgio Mastrota
A sinistra Fortunato Cerlino, a destra Giorgio Mastrota
di Gennaro Morra
Giovedì 13 Settembre 2018, 13:30
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Negli ultimi giorni Giorgio Mastrota ha attirato su di sé critiche e proteste per una frase pronunciata nel promo di “Romolo+Giuly: la guerra mondiale italiana”, una nuova fiction, parodia della famosa tragedia shakespeariana, che andrà in onda su Fox da lunedì 17 settembre alle 21.15. Nella clip “incriminata” il famoso televenditore pronuncia la frase: «Per le buche di Roma, per le passerelle di Milano e per la spazzatura di Napoli». E il riferimento alla crisi dei rifiuti vissuta dalla città partenopea agli inizi del Millennio non è piaciuta a molti, che ci hanno visto la volontà di rimarcare ancora una volta un cliché negativo del capoluogo campano e darne un’immagine decadente.

A difesa di Mastrota è sceso in campo Fortunato Cerlino, anche lui nel cast della serie tv con il ruolo di Don Alfonso. L’attore napoletano, famoso per aver vestito i panni di Don Pietro Savastano nella serie tv Gomorra, ha fatto sentire la sua voce con un lungo post su Facebook a cui è allegato anche un videomessaggio: «Mi ero ripromesso di non intervenire in  merito alla polemica sterile che si è creata intorno al video di Giorgio Mastrota – esordisce Cerlino nella clip –. Però, come succede spesso in questo periodo, si è andati un po’ oltre, con minacce personali e cose fuori dalla grazia di Dio». E spiega: «Io sono anche in imbarazzo perché anche persone colte e preparate (o almeno si spera) non hanno capito che quello è il video di un personaggio all’interno di una narrazione molto più complessa, dove ci sono altri personaggi che esprimono opinioni diverse e opposte».
 

Nella fiction Giorgio Mastrota interpreta se stesso, mentre Fortunato Cerlino è un uomo influente del sud, che, come spiega lo stesso attore, parla di Napoli in maniera completamente diversa e opposta. E conclude il suo videomessaggio social: «Ma vi pare che uno si mette a dire delle sciocchezze del genere su Napoli, se non per il fatto che sono frutto di personaggi criticabili? Signori, ma siamo seri, soprattutto quelli che hanno influenze sugli altri».
 
Poi, nel lungo post che accompagna il video, Cerlino spiega meglio ciò che accade nella fiction: «Nella serie ci sono altri personaggi che esprimono opinioni opposte. Il mio personaggio, per esempio, ama Napoli in maniera viscerale e la difende dai luoghi comuni esaltandone la bellezza e la cultura (In questo caso la cosa coincide anche con l’opinione della persona) – si legge nel testo a un certo punto –. Napoli è una città meravigliosa, straordinaria, amata da Mastrota, (tante volte sul set mi ha parlato della sua passione per la mia città). Il suo personaggio, invece, è un milanese massone e ignorante».
 
Infine, l’attore a esprimere il suo disagio per aver dovuto fornire tali specificazioni: «Sono fortemente in imbarazzo mentre spiego l’ovvio. Consiglio, soprattutto a quelli che hanno influenza sugli altri, di astenersi da commenti se non preparati o in malafede, perché dietro le vostre irresponsabili (e ignoranti) parole, ci sono dei bambini che piangono perché hanno paura per i loro genitori». La conclusione non ha un tono diverso di quella del videomessaggio: «Torniamo a essere seri e preparati, questo paese ne ha davvero bisogno, e smettiamo di dare credibilità a chi soffia sul fuoco, perché prima o poi qualcuno si brucia con quel fuoco».
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