Gabriel dopo Sammy, ecco i laureati speciali

Gabriel dopo Sammy, ecco i laureati speciali
di Maria Pirro
Domenica 22 Luglio 2018, 08:30 - Ultimo agg. 26 Luglio, 08:54
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Ha commosso l'Italia il caso di Sammy Basso, volto della ricerca contro la sindrome dell'invecchiamento precoce. Il ragazzo di 22 anni che abita a Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, è uno dei quattro nel paese colpiti dalla progeria, rara patologia genetica, e si è laureato con lode in Scienze naturali all'università di Padova. «Ci sono persone che con le loro azioni sono da esempio per molti», ha twittato l'ateneo, pubblicando la foto del giovane con la corona d'alloro in testa. Finito sui giornali già nel 2013, dopo aver scritto a Bergoglio e ricevuto a casa la telefonata del Pontefice, Sammy non ha mai smesso di osare. Adesso il suo nome arricchisce l'elenco dei dottori più forti della malattia, e non è neanche l'ultimo. Gabriel Cestaro, 27enne dalla memoria di ferro, con diagnosi di Asperger che non ha scalfito le abilità cognitive, ha appena discusso una tesi su Pompei al Suor Orsola Benincasa di Napoli. «Il lavoro è durato un anno, ma alla fine ho preso il titolo magistrale», dice la new entry nella lista di eccellenze non nuova, ma comunque straordinaria, in cui gli studenti, nella cronica carenza di aiuti e con il sostegno dei genitori, spesso in solitudine, a volte assieme ai docenti, dimostrano che chi ha un perché può superare qualsiasi come.

La citazione di Nietzsche è diventata il motto di Rossella Passero, 18 anni, napoletana di Marano, che dal 20 al 29 giugno ha sostenuto l'esame di maturità al liceo linguistico Carlo Levi. «Un nuovo inizio, ma innanzitutto un traguardo per aver sconfitto la sorte che mi avevano assegnato; io stessa, non avrei mai creduto possibile percorrere tanta strada, e di riuscirci con la mia sola forza», il suo racconto. «La malattia di Pompe, ieri più di oggi, era infatti considerata immediatamente mortale, e io fui la prima a ottenere un farmaco sperimentale fatto arrivare dagli Stati Uniti dopo una mobilitazione incredibile. Ho così imparato, anche grazie alla mia famiglia, a non arrendermi». Come Angela D'Amore, dall'età di 3 anni affetta dalla gangliosidosi Gm1, altra rara malattia genetica che non le ha impedito di diplomarsi in informatica all'istituto Volta di Aversa, usando un pc invece delle parole per comunicare. La ragazza di Marcianise ha presentato una sua poesia: «Negli occhi leggi i miei pensieri», recita.

Invece, Pasquale, 19enne in attesa del trapianto di cuore, ha iniziato l'esame di maturità in ospedale, al Monaldi, dove si è riunita la commissione dello scientifico Virgilio di Pozzuoli. Per la prova di italiano, il liceale ha scelto la traccia sulla paura. E, il giorno dopo, in coincidenza con gli esercizi di matematica, è stato chiamato per l'intervento salvavita. Al contrario, Gaia Caiazza, dell'Orazio Flacco di Portici, ha dovuto sostenere solo l'orale al Cardarelli, nella stanza del primario di Medicina, Generoso Uomo, a causa di un ricovero d'urgenza.

Non bastasse, Francesco Criscuolo, 19enne autistico, e le lacrime del suo insegnante di sostegno, Michele Vozzella, sono finiti in mondo visione: la discussione è stata filmata tra i banchi del Bachelet Maiorana di Santa Maria a Vico, postata su Fb e condivisa persino dal vicepremier Matteo Salvini. «A settembre mancheranno, però, 50mila docenti per l'integrazione dei disabili e tanti continueranno a essere precari», avverte Toni Nocchetti, dell'associazione Tutti a scuola.

Un altro nome diventato famoso è quello di Dario D'Albora, il primo giovane autistico ad aver conseguito la laurea triennale in Psicologia dei processi relazionali, grazie a SinAPSi, il centro della Federico II, fondato nel 2009 per provvedere ai servizi di inclusione, diretto dal professore Paolo Valerio. Questo l'impegno: «Sostenere i ragazzi attraverso un lavoro multidisciplinare finalizzato a conoscere le loro difficoltà, così da poter individuare soluzioni individualizzate». La struttura oggi segue oltre 200 iscritti e accoglie anche ragazzi come Javier Monferrer Benlloch, spagnolo su una carrozzina, con limitazioni anche nell'uso delle mani, qui nove mesi per l'Erasum in Economia aziendale.

Un'altra storia eccezionale è quella di Salvatore Orrei, trentenne menomato da un incidente d'auto. «Tre anni fa ci contattò con l'obiettivo di concludere il percorso universitario, nonostante la tetraparesi spastica: per spiegarsi, utilizzava una tavoletta con le lettere, indicandole con un dito, assistito dalla madre. Ma, allora, aveva già dato tutti gli esami», ricorda Tiziana Liccardo, responsabile dello sportello SinAPSi, spiegando che il percorso è stato più complesso del previsto e ha portato a incontri bisettimanali per tre anni. Con l'ingegnere Gennaro Sicignano, il giovane ha messo a punto uno strumento hi-tech per comunicare, che gli consente oggi di farlo da solo e anche di leggere in autonomia. «L'ausilio è diventato il suo progetto per la tesi e un progetto di vita». Difatti, Salvatore si è iscritto alla laurea specialistica in Ingegneria meccanica.

Poi c'è Giulia Sauro, fotografata con il sindaco di Napoli e il governatore. «Una ragazza straordinaria, un esempio di intelligenza, forza di volontà e coraggio», l'ha definita il presidente della Regione, nel complimentarsi con la 33enne affetta dalla sindrome di down per la laurea conseguita a marzo in Scienze politiche all'Orientale. Con lode. Auguri istituzionali li ha ricevuti anche Ilaria Bidini, su una sedia a rotelle a causa dell'osteogenesi imperfetta, malattia genetica che ha reso le sue ossa fragili. La 31enne di Arezzo è impegnata in prima linea per i diritti dei disabili, e nella lotta contro il bullismo (dopo averlo subito e denunciato): per questo motivo, è stata insignita dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella. Quindi, il capo dello Stato le ha spedito un telegramma di congratulazioni nel giorno della laurea, l'11 luglio 2018. E la tesi in Scienze della formazione, discussa all'università di Siena, è diventata l'occasione per lanciare un'altra offensiva contro la violenza, fisica e online, puntando sull'educazione.

Al Suor Orsola Benincasa c'è il Saad, il servizio di Ateneo dedicato agli studenti con disabilità voluto dalla pedagogista Ornella De Sanctis. «Con oltre 150 gli iscritti e tre i laureati in due mesi», riepiloga la coordinatrice Carmela Pacelli. Un simbolo è Dario Ricciardi, ventenne di Torre Annunziata, laureato in Lingue. Affetto sin dalla nascita da una grave forma di paralisi cerebrale, su una sedia a rotelle. La sua lezione: «Ha trasformato un handicap in risorsa. Senza rassegnazione».

Non ultimo: Marcello Esca, 28enne colpito da una malattia genetica, si è laureato a giugno in Conservazione dei beni culturali, sempre al Suor Orsola Benincasa, presentando una tesi particolarmente apprezzata sul restauro del libro antico. Voto: 106. «Sono soddisfatto per la chiarezza dimostrata nell'esposizione», spiega il ragazzo, che guarda lontano. «Mi sono iscritto a Garanzia giovani e ho seguito un corso di formazione in arte e teologia: spero di trovare al più presto un impiego. Mi piacerebbe fare la guida in un museo o lavorare in un ufficio». «Per me va bene anche uno stage in archivio o in biblioteca», sorride Gabriel. Suo papà Lello Cestaro è un imprenditore dallo spirito libero, e critico. «Cosa fa lo Stato per cercare di inserire questi angeli caduti sulla terra? Troppo poco», interviene. La moglie Tina, madre infaticabile, sottolinea «che si tratta di ragazzi affidabili, attenti più degli altri a portare a termine un compito». Il suo ha la patente, e non le agevolazioni della legge 104: mai richiesta per evitare lo stigma.
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