Il napoletano Antonelli presidente della Federazione Nazionale Moda

Il napoletano Antonelli presidente della Federazione Nazionale Moda
di Emanuela Sorrentino
Mercoledì 9 Gennaio 2019, 12:06 - Ultimo agg. 13:19
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«Sono orgoglioso e commosso perché dietro all’incarico che mi è stato conferito c’è il sogno: il sogno di portare avanti la sartoria napoletana, cercando di aiutare i giovani come non è mai stato fatto. Che ben vengano le scuole ma che ci siano anche le scuole di bottega: questo è un primo passo verso un futuro che, speriamo, sarà importante per i nostri ragazzi. Inoltre, per me è un riconoscimento inaspettato: trovare persone che credono in te e che pensano tu possa essere il motore trainante di ciò che, fino ad oggi, è stato fermo è il segno che, lavorando, si ottengono risultati incredibili». Così Raffaele Antonelli, maestro dell’omonima sartoria, a margine dell’ufficializzazione della nomina.

Promotori dell’investitura, il presidente onorario e fondatore di Unimpresa, Paolo Longobardi e il direttore generale Maria Grazia Lupo Albore.
«Il carisma e la genialità del maestro Antonelli – sottolinea il presidente nazionale di Unimpresa, Giovanna Ferrara – è segno tangibile dell’impegno, dedizione e propositività che noia fondiamo in tutto ciò che facciamo al servizio delle imprese, nella ricerca costante di soluzioni alle criticità che ancora oggi attanagliano le aziende e le costringono a mantenere profili troppo bassi rispetto al mercato comunitario».
Delegato regionale dell’Accademia Nazionale dei Sartori e il Direttore Nazionale del concorso Forbici d’Oro, Raffaele Antonelli realizza abiti e accessori ricercati per imprenditori e professionisti, contribuendo a tramandare lo stile del made in Italy. Uomo dallo spiccato spirito filantropico, non ha mai perso di vista il suo obiettivo: dare una mano a chi si trova in difficoltà. Non a caso, già nel 2003 partecipa a un progetto di due anni a favore dei ragazzi disagiati della 167 di Secondigliano; qualche tempo dopo, nel 2007, è docente di sartoria nella casa circondariale femminile di Pozzuoli e presso la casa di correzione minorile di Nisida. Esperienze del passato che lo hanno segnato nel profondo, consentendogli di trasformare il suo talento in occasione di riscatto per il prossimo. Il suo atelier, nato nel 1985 è in via dei Mille.
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