«Non siamo noi i virologi, servono indicazioni più precise»: tra i dirigenti scolastici è sconcerto per le nuove procedure anti Covid, previste per il prossimo anno. Di fatto non ci sono: la maestra no vax che torna in cattedra e gli studenti che, d'ora in poi, saranno tutti senza la mascherina e senza l'obbligo di rispettare il distanziamento. La sensazione che si vive nelle scuole, a pochi giorni dalla ripresa, è che ci sia stato un liberi tutti che, però, non rassicura proprio nessuno.
Scuola, il dietrofront: i professori No vax (sospesi) tornano in classe
I DOCENTI
Le indicazioni fornite dall'Istituto superiore di sanità a cui hanno fatto seguito, riprendendole, anche le linee emanate dal ministero dell'Istruzione hanno provocato non pochi malumori tra docenti e dirigenti scolastici. «In questo momento c'è un liberi tutti e non possiamo fare altro che accettare queste decisioni - ha spiegato il presidente dell'Associazione nazionale dei presidi di Roma, Mario Rusconi - non ci sarà bisogno di indossare le mascherine o di tenere il distanziamento.
LA VITA IN AULA
«Come possiamo spiegare a famiglie e docenti queste nuove regole che, di fatto, sembrano tanto contraddittorie? Abbiamo chiuso l'anno in un modo e ora, con i contagi ancora presenti, riapriamo in tutt'altra maniera - spiega Cristina Costarelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi del Lazio - ciascuno dovrà cautelare se stesso, mi aspetto le rimostranze dei genitori o dei docenti vaccinati. Il consiglio che darò alle famiglie sarà quello di proteggersi con la mascherina. Non c'è alcun obbligo è chiaro, ma un consiglio sì. Lo abbiamo fatto per la maturità e continueremo a farlo: in situazioni poco chiare, indosseremo la Ffp2. Ricordiamo che quest'anno nessuno avrà la mascherina, neanche quella chirurgica, solo i fragili. Quindi apriamo le scuole senza le misure di prevenzione adottate fino a poche settimane fa. Lo stesso vale per le procedure da avviare in caso di positività: non ci sono indicazioni, sappiamo solo che la procedura usata fino a metà giugno è decaduta. Ora quindi, salvo nuove indicazioni dalle Asl, se ci sono uno, due o 10 positivi in classe non dobbiamo fare nulla». L'anno scolastico 2021-2022 è terminato con l'abolizione della dad di classe, vale a dire che in caso di positività restava a casa solo il ragazzo positivo e seguiva le lezioni a distanza. Tutti gli altri in classe regolarmente, con la mascherina chirurgica. Così fino a 4 casi, dal quinto in poi scattava per i presenti la Ffp2. A settembre invece, anche con 5, 10 o più casi in una sola classe, tra i presenti non ci sarà bisogno neanche della chirurgica.