Scambio di cartelle, morte e giallo:
si accorgono tardi dello sbaglio

Scambio di cartelle, morte e giallo: si accorgono tardi dello sbaglio
di Nicola Sorrentino
Domenica 25 Febbraio 2018, 16:52
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NOCERA INFERIORE. Dimesso dall'ospedale per uno scambio di cartelle, viene prelevato dai carabinieri con urgenza quando era già rincasato. Poi muore in reparto, dove era stato ricoverato per qualche giorno dopo essere rientrato al presidio. È deceduto così Marziano Schiavone, 62enne originario di San Marzano sul Sarno, residente ad Angri, di professione camionista.

La moglie e l'unico figlio sono stretti nel dolore per quanto accaduto al proprio caro, ma anche pronti a chiedere piena chiarezza agli inquirenti. La denuncia non c'è ancora, ma potrebbe essere presentata a breve, dopo un consulto con un avvocato di fiducia. Sullo sfondo un presunto caso di malasanità, con il pronto soccorso dell'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore che - sono ipotesi tutte da accertare da chi eventualmente sarà chiamato ad indagare - avrebbe scambiato per errore le cartelle di due pazienti, dimettendo il 62enne che andava invece ricoverato.

I fatti si sono consumati all'inizio della settimana. Marziano Schiavone aveva accusato un malore ma si era messo in viaggio per Bari, con il suo camion, per un lavoro. Una volta giunto in città, avrebbe perso i sensi. Soccorso e ripresosi, avrebbe fatto ritorno ad Angri. Insieme al figlio, poi, si era deciso a ricorrere alle cure dell'ospedale, dirigendosi al pronto soccorso dell'Umberto I. Dopo essere stato visitato, l'uomo sarebbe stato invitato a ritornare a casa, non prima della raccomandazione di farsi visitare all'ospedale di Scafati il giorno seguente per una sospetta bronchite. Circostanza tutta da verificare.

Dopo le dimissioni, in tarda serata, l'ospedale avrebbe preso contezza di aver consultato la cartella di un altro paziente. E non trovando più il signor Schiavone in ospedale, ma un altro paziente, ha allertato i carabinieri. I militari, insieme ad un'ambulanza, sono corsi ad Angri per recuperare il 62enne. Non avendo risposta al citofono, si sono diretti fino all'uscio di casa. L'uomo era apparso preoccupato, convinto persino di essere in stato d'arresto a causa di un incidente che lui stesso avrebbe provocato, senza accorgersene. I carabinieri gli hanno invece spiegato la situazione e con l'ambulanza, dopo averlo adagiato stretto su di una sedia, lo hanno trasferito nuovamente all'Umberto I.

 

Il 62enne è stato ricoverato in Utic, la terapia intensiva cardiologica. Il problema sorto - pare - alle coronarie è stato affrontato con un'operazione. L'uomo ha ricevuto anche la visita di parenti e familiari. Poi il decesso, con un aggravamento delle sue condizioni registrato venerdì sera. Ieri mattina sono stati celebrati i funerali. In caso di denuncia, il corpo potrebbe essere anche riesumato. Al momento non è possibile escludere alcuna ipotesi, neanche quella di un'indagine interna che l'ospedale potrebbe disporre per capire meglio gli spostamenti del paziente. Le cose saranno più chiare nelle prossime 48 ore. Bisognerà risalire all'origine di quelle dimissioni e alla patologia diagnosticata all'uomo, una volta entrato in pronto soccorso. Sull'episodio la Procura potrebbe anche procedere d'ufficio, essendo stati coinvolti i carabinieri, direttamente dall'ospedale per recuperare l'uomo mandato a casa per errore.
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